DONNE CORAGGIO GLI SCATTI DI TUSCHMAN
Il 15 marzo negli spazi di Zap-Zona Aromatica Protetta si inaugura il progetto del fotografo americano che racconta le vite di chi ogni giorno combatte per avere istruzione e dignità. In tutto 24 immagini dal Bangladesh alla Nigeria
Kala ha 13 anni ed è sposata da quando aveva tre mesi: vestita di rosso e con indosso i gioielli della festa, ora è pronta per lasciare la casa dei genitori e iniziare la sua nuova vita con lo sposo. Nazia invece è stata spinta dal marito dal motorino in corsa quando era incinta: la famiglia di lui le aveva chiesto un’auto in dote ma lei non poteva permettersela. Hanno lo sguardo fiero di chi ha il coraggio di vivere la propria vita e guardare avanti le donne ritratte dalla macchina fotografica di Mark Tuschman, in mostra dal 15 marzo al 15 aprile negli spazi di Zap-Zona Aromatica Protetta, in vicolo Santa Maria Maggiore a Firenze. La mostra Faces of courage, a cura di Monica Falco e Marc T’Sien, con il patrocinio del Comune di Firenze, è un viaggio in 24 immagini dal Bangladesh alla Nigeria, per raccontare le vite di chi per avere un’istruzione, per garantirsi salute e dignità deve combattere ogni giorno contro violenze, povertà, difficoltà.
Ecco un’ostetrica nigeriana che dà consigli a una madre che sta per avere un bambino, due bambine Masai che fanno i compiti fuori da una capanna di fango, le ragazze di un villaggio rurale in Africa, con i loro veli colorati in testa, che si accalcano stupite intorno a un computer, appena tirato fuori da un’istruttrice. Tuschman, fotografo americano che da 34 anni lavora come freelance con attenzione particolare al tema dei diritti delle donne e alla loro salute, non le rappresenta come vittime. Le sue sono donne che solo per il fatto di essere tali vivono in condizioni pericolose e di minaccia, ma sono forti, hanno una luce di speranza negli occhi, non danno nulla per scontato e non si arrendono.
«Non c’è una foto triste, quello che si evince da questi scatti è il coraggio di queste donne, che nonostante le difficoltà, i disagi, la povertà hanno la forza di venirne fuori, da sole o con l’aiuto di organizzazioni non governative», spiega la curatrice Monica Falco.
«La fotografia è un linguaggio universale e spero che le mie immagini smuovano gli spettatori a rispondere non solo con l’empatia, ma anche con
l’azione. Intendo fotografare le persone con compassione e dignità», dice Tuschman, che sarà presente all’inaugurazione della mostra (il 15 marzo alle 18.30) e il giorno dopo (alle 18) terrà un incontro aperto. Le fotografie, raccolte nell’omonimo libro Faces of courage, documentano anche gli sforzi condotti da organizzazioni non governative, gruppi d’aiuto, medici ed infermieri per consentire alle donne di questi Paesi di godere di diritti umani fondamentali, spesso negati. Il ricavato della vendita del volume andrà a sostegno di associazioni come Global Fund for Women, EngenderHealth, Packard Foundation, Planned Parenthood, Packard Foundation, WomensTrust e Unfpa.