Se Togliatti diventa 2.0 C’è voglia di Frattocchie
Renzi,al Lingotto, ha dismesso le vesti del rottamatore e ha addirittura proposto una scuola di formazione politica, una Frattocchie 2.0, destinata a duecento dirigenti e della durata di nove mesi. Di sicuro il tempo attuale avrebbe un grande bisogno di dirigenti preparati, consapevoli del ruolo politico ed istituzionale di cui possano essere investiti.
Riesumare le Frattocchie fa, però, un po’ di tenerezza: chissà se Matteo Renzi sa come si chiamava la scuola di partito che il Pci fondò a Roma nell’ottobre del 1944 e che poi si trasferì nella frazione del comune di Marino. Era intitolata a Andrej Aleksandrovic Zdanov, il terrificante gestore della cultura e di tanto altro per conto di Stalin, uno che aveva partecipato da protagonista alle purghe degli anni Trenta in Urss.
La scuola cambiò presto nome, ma per parecchio tempo restò legata a un modello formativo legato alla tradizione terzinternazionalista: Miriam Mafai ricordava come agli allievi che venivano dalle federazioni provinciali la prima cosa che si richiedeva, all’inizio dei corsi, era una pubblica descrizione della propria «autobiografia». Supponiamo: un giovane contadino calabrese, oppure un altrettanto giovane operaio lombardo, doveva alzarsi e descrivere la propria personale storia: bisognava sapere per forgiare il carattere dell’eventuale futuro rivoluzionario di professione.
Nella realtà i dirigenti importanti del dopoguerra la loro formazione l’avevano fatta in tutt’altro modo, dalla clandestinità alla Resistenza, mentre, via via che il tempo passava chi andava alle Frattocchie, più che raggiungere chissà quale livello di competenza economica o di conoscenza del marxismo, si ricordava di quell’esperienza per il fatto di essere stato per un periodo accanto alla casa dove abitava Togliatti e dove «Il Migliore» aveva passato la convalescenza dopo l’attentato del 1948.
La scuola divenne soprattutto un luogo di incontro fra giovani, nel quale nascevano amicizie, talora anche unioni destinate a durare: il caso più noto fu quello di Siegmund Ginzberg che vi conobbe la futura moglie. «Andavamo alle Frattocchie» rimase comunque una consuetudine fino alla fine del Pci: personalmente mi capitò di andarci qualche volta per delle riunioni.