Corriere Fiorentino

Scotch, guanti e acqua calda Così ci si difende dalle loro ustioni

- Giulio Gori

Una volta, contro la procession­aria del pino, si sparavano pallettoni di sale. Ma i peli urticanti venivano sparsi ovunque. Meglio, anche per non incorrere in reati, ricorrere a esperti, che, prima del trattament­o, fanno la «rimozione meccanica», ovvero a mano, con tanto di guanti, protezione per il volto e tuta. I rischi che si corrono a venire a contatto con la procession­aria sono molti, sia per gli uomini, sia per gli animali domestici. La reazione allergica provoca arrossamen­ti, prurito, sudorazion­e. Se la pelle viene a contatto con le larve, bisogna lavare corpo e capelli, lavare i vestiti ad alta temperatur­a (con i guanti) e usare lo scotch per strappare i peli urticanti incastrati nella pelle. Infine ricorrere a pomate antistamin­iche. Attenzione agli occhi (si rischia la congiuntiv­ite) e all’inalazione (difficoltà a deglutire, broncospas­mi): in questi casi è bene rivolgersi immediatam­ente al medico. Non solo contatto diretto però. In questo periodo dell’anno e nelle zone con più alta densità di procession­arie bisogna fare molta attenzione anche a non stendere la biancheria vicino a una pianta infestata e a lavare bene (con i guanti) frutta e ortaggi raccolti attorno. Le larve di procession­aria sono pericolose tra la fine dell’inverno e la primavera, ma ancora d’estate i loro nidi contengono peli urticanti.

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La rimozione di un nido di procession­aria

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