BUONO E SANO LE FRONTIERE DEL CIBO
Fino a domani è aperto «Taste», il salone di Pitti Immagine dedicato al gusto Sono sempre più i marchi che puntano su prodotti senza uova, latte, farina Tra le novità: pasta fatta con legumi, insaccati vegan, caffè verde antiossidante
Quali gusti e quali prodotti troveremo prossimamente sugli scaffali di gastronomie di qualità? Con quali sapori impareremo a convivere e quali, tra i tradizionali, riscopriremo rigenerati da nuovi ingredienti? L’avanguardia dell’enogastronomia è in scena da ieri e fino a domani alla stazione Leopolda di Firenze dove è in corso Taste, il salone di Pitti Immagine dedicato al cibo di qualità. Tra le oltre 380 aziende presenti sono tanti i percorsi che addetti ai lavori e appassionati di produzioni di nicchia possono scegliere di fare. Tra cibi creativi, sapori a rischio estinzione e stravaganze si conferma come tendenza l’interesse a soddisfare l’esigenza di consumatori attenti alla qualità del cibo, cartina di tornasole di una sempre maggiore ricerca di benessere. Non mancano suggestioni a tema. Ed ecco Legù il primo alimento che «sembra pasta – ci spiega la sua ideatrice Monica Neri di Albisazze (Va) – ma pasta non è. Cento per cento naturale, trafilata al bronzo e prodotta in Italia, farfalle e penne sono prodotti con ceci, fagioli bianchi e piselli. Proteine vegetali spesso difficili da far mangiare ai bambini, ideali anche per diabetici e celiaci». É invece un potente antiossidante, brucia i grassi e rinforza i tessuti connettivi il «caffè verde» presentato in anteprima dalla Torrefazione Lady Cafè di San Secondo Parmense che fa testare ai visitatori speciali tisane ottenute con l’infuso. Mentre sono perfetti per una dieta vegana gli insaccati bio di Fabio e Piero Messana che a Montemurlo in provincia di Prato hanno riconvertito una ex macelleria in laboratorio biologico artigianale dando vita a salami vegan e gluten free. E poi i tartufi ricchi di vitamine della Italiatartufi di Cagli nelle Marche che ha immaginato speciali chicchi del prezioso tubero per condire insaccati o miscelare in cocktail; i 32 olii essenziali della pugliese Pri.ma da spruzzare sugli alimenti, fino agli abiti da cuoco della toscana Wax More realizzati con fibre naturali secondo una produzione etica. Altro presidio di gusto i prodotti «Brio» senza glutine dei veronesi Giovanna e Paolo che debuttano con una linea artigianale di biscotti e salati senza uova, senza latte «eppure gra-
zie alla selezione di farine biologiche e lievito madre – raccontano – ricchi di gusto e ci auguriamo in grado di dare brio alla tavola e ai menu di chi non può mangiare prodotti con glutine». Non a caso Giovanna Sammarro è oggi (ore 11.00) tra le ospiti di un ring a tema dove, moderati dal gastronauta Davide Paolini, produttori di farine e pizzaiuoli si interrogano sul sempre più attuale tema di intolleranze, allergie e celiachia. «Ci chiediamo quale influenza avranno sul mercato dei consumi alimentari queste intolleranze – anticipa Paolini – allo stesso tempo cerchiamo in modo critico di far emergere le tendenze del mercato. Se i produttori andranno o meno verso una produzione del ‘senza’».