Bernardeschi l’anti Juve impazza sul web
Il sindaco Del Ghingaro con sciarpa bianconera alla Viareggio Cup, e lui : no, per carità
«La sciarpa della Juve? No, grazie». La foto di Bernardeschi che lancia un’occhiataccia al vessillo bianconero ha fatto il giro del web. E, c’è da crederlo, quell’espressione contrariata lo farà entrare ancora di più nei cuori dei tifosi viola.
A margine del giuramento per l’inizio della 69esima edizione della Viareggio Cup, al numero 10 è bastato un semplice gesto per ribadire il suo legame con la Fiorentina. Quando il sindaco di Viareggio Giorgio del Ghingaro e suo figlio Gregorio (entrambi tifosissimi bianconeri) al momento delle foto ricordo hanno tirato fuori la sciarpa della Juventus, Berna ha reagito d’istinto, storto il naso e detto «Per carità, no» e poi si è allontanato sorridendo. Un gesto che arriva a 24 ore dai fischi che tutto il Franchi ha indirizzato a Sousa per la sostituzione a dieci minuti dalla fine della partita (poi vinta) contro il Cagliari.
Nonostante l’affetto (dimostrato anche dalle decine di bambini che ieri lo hanno rincorso a caccia di autografi), la partita sul futuro di Bernardeschi, però, è ancora tutta da giocare. Anche se un semplice gesto come quello fatto ieri allo Stadio dei Pini, rinnova non solo la fiducia dei tifosi nei suoi confronti, ma anche la speranza di chi crede ancora a un lato «romantico» del calcio. Il sentimento, il senso di appartenenza, prima dei soldi e del profitto. Sarà vero? A maggio, al momento del colloquio con il suo manager, si saprà. Nel frattempo giusto raccontare un «No alla Juve» che in qualche modo aumenta le possibilità di vedere, per molto tempo ancora, Bernardeschi in maglia viola: «Prima della lettura del giuramento — racconta il sindaco Del Ghingaro — stavo parlando assieme a mio figlio con lui. E in un clima molto scherzoso gli ho confidato di essere un “gobbo”. A quel punto ho tirato fuori la sciarpa che avevo in tasca per mostrargli che dicevo sul serio (ride, ndr) e il giocatore sorridendo mi ha detto “Per carità, no”. Ma non volevo mettergliela al collo: so che l’avrei messo in difficoltà e non era certo questa la mia intenzione».
«Mio figlio — chiude Del Ghingaro — mi ha detto di aver letto un’intervista in cui Buffon diceva che il prossimo anno potrebbero essere due i giocatori di Carrara nella Juventus. Per questo mi ha chiesto di portarlo con me. Comunque venisse alla Juve sarei contento. Ora aspetto la sciarpa viola per metterla al collo così dimostro che sono sportivo anche se tifo per la Juventus».
Ai tifosi della Fiorentina, però, in questo momento interessa sapere solo se e come Bernardeschi resterà in viola: «Sarebbe un onore diventare il futuro capitano della Fiorentina, ma al mio futuro per il momento non penso. Adesso sono concentrato solo sulla gara di Crotone dove dobbiamo fare i punti per credere nell’Europa», ha detto sempre ieri. Un mezzo dribbling sul mercato ma nessun segreto su un sogno (la fascia) che ha già realizzato proprio a Viareggio con la maglia della Primavera viola qualche anno fa. Se ne parlerà l’anno prossimo, quando magari Bernardeschi non sarà, come quest’anno, il giocatore viola più sostituito della rosa. Per ora sono 19 sostituzioni su 27 gare giocate da titolare. Il rapporto «odi et amo» con Paulo Sousa va avanti. Domenica l’ultimo episodio dal quale chiaramente si è vista la preferenza del pubblico fiorentino che ha sommerso di fischi l’allenatore al momento del cambio. Nessuna polemica appena arrivato in panchina e nemmeno il giorno dopo: «Il mister fa le sue scelte ed è giusto così. Anche perché ieri ero stanco». Un po’ di energie per dribblare la sciarpa della Juventus per fortuna però gli sono rimaste.