I conti del partito Mille fuoriusciti e diecimila tessere in più
Prima ha visto tutto il gruppo dem in Consiglio regionale, assieme agli assessori, poi nella sede di via Forlanini ha ufficializzato la crescita degli iscritti, assieme al vice segretario Antonio Mazzeo. Ma Dario Parrini, segretario regionale del Pd, non ha intonato le fanfare. La Toscana ha chiuso il 2016 a quota 46.500 tessere, il 13% in più del 2015, in linea con l’Italia dove l’incremento è stato del 10%, (Firenze ha fatto segnare più 20%) e il segretario ha negato che si sia stata un’accelerazione nel mese di febbraio. «In circa 1.000 non hanno rinnovato la tessera, ma ben 10.000 sono nuovi iscritti o persone che nel 2015 non avevano rinnovato la tessera; negli anni dei congressi è fisiologico un aumento di tessere. Mi pare un dato positivo, e non ci sentiremo giudicati soltanto sulla base delle tessere che abbiamo fatto, ma dalla quantità delle persone che parteciperanno ai congressi di circolo e ci impegniamo perché sia la più alta possibile — ha sottolineato Parrini — Dal 20 marzo al 2 aprile si terrano in regione i congressi nei 765 circoli e poi inizierà il percorso per le primarie che saranno aperte agli elettori, come vuole lo statuto: se così non fosse la platea sarebbe veramente ristretta. I tempi sono cambiati, noi abbiamo 46.000 iscritti ed un milione di voti...». «L’aumento degli iscritti è frutto di un lavoro importante fatto dalle nostre federazioni durante il referendum — ha aggiunto il segretario — che ha riattivato in maniera forte le iscrizioni». Effetto scissionisti sul partito? «Dal punto di vista del tesseramento si vedrà solo nel 2017 (anche Enrico Rossi e Paolo Fontanelli sono fra gli iscritti del 2016, ndr) ma è stato solo un piccolo gruppo dirigente che è uscito, non c’è una scissione. A noi interessa adesso la partecipazione ai congressi dei circoli, ogni mozione farà la propria mobilitazione e noi lo faremo come partito — risponde Parrini — Poi sarà la volta del percorso per le primarie». Renzi parteciperà a questa mobilitazione? «Al Lingotto non ne abbiamo parlato, semmai lo farà dopo il due aprile».