«Non stiamo qui a vivacchiare, ora Rossi ballerà insieme a noi»
Oggi il Piano di sviluppo regionale andrà in aula, prima vera prova di coalizione dopo lo strappo di Rossi che ha rotto il monocolore Pd a Palazzo Panciatichi, e ieri Parrini, con gli assessori, ha partecipato alla riunione del gruppo dem in Regione. In attesa di capire se Serena Spinelli uscirà dal partito o meno — la consigliera si è presa ancora qualche giorno per decidere — i renziani non intendono fare sconti al governatore. «Cosa accadrà ora con Rossi leader del Mdp e non più dem? Adesso c’è una coalizione, sia pure con numeri molti diversi, noi abbiamo 24 consiglieri su 25 — risponde Parrini — Rossi dovrà essere meno uomo solo al comando, e gli assessori e i consiglieri del Pd saranno più protagonisti nella costruzione delle scelte. Rossi “ballerà” in nostra compagnia. Per noi la legislatura finisce nel 2020, come da impegno con i cittadini. E per le amministrative, siamo fiduciosi per la riconferma dei nostri sindaci di Pistoia e Lucca, dove disinnescando le tensioni abbiamo trovato soluzioni largamente maggioritarie; per Carrara la decisione arriverà in settimana». E su Rossi, il capogruppo a Palazzo Panciatichi, Leonardo Marras, aggiunge: «Non si può far finta che non sia successo nulla... Mancano tre anni al voto e non galleggeremo: c’è tanto da fare. Rossi sarà meno solo. Diamo credito alle dichiarazioni di Rossi di non candidarsi alle elezioni politiche, di restare in Toscana. Non si scaricano sulle istituzioni i rapporti politici tra partiti. E vigileremo affinché non siano usate le istituzioni a fini politici». Sul Piano di sviluppo regionale non ci saranno sorprese, il maxi emendamento che lo ha riscritto è stato firmato da Rossi e Marras, ma le tensioni potrebbero crescere in futuro e in ogni caso il Pd si prepara a marcare stretto Rossi, che non è stato seguito neppure da un assessore: «Ci saranno sempre più spesso riunioni sul merito, riunioni di maggioranza con la presenza anche del presidente», conclude Marras. (M.B.)