Mix di cocaina e alcol, ragazza muore in albergo
Via Pisana, pratese di 30 anni stroncata dal cocktail letale. Il fidanzato ha chiamato il 118
Un cocktail di cocaina e alcool potrebbe aver causato la morte di una commessa pratese di 30 anni, che è stata trovata morta ieri mattina in un albergo di via Pisana, all’immediata periferia ovest di Firenze.
Anche se sul corpo non ci sono evidenti segni di violenza, la Procura ha disposto l’autopsia proprio per capire se il malore sia dovuto a un overdose da stupefacenti.
Ad avvisare il 118 è stato il portiere dello stesso albergo ed i sanitari, intervenuti sul posto, hanno chiamato la polizia che sta cercando di ricostruire l’accaduto. I parenti della giovane sono stati avvisati ed il magistrato di turno ha disposto il trasferimento del cadavere all’istituto di medicina legale.
A dare l’allarme è stato il compagno della donna, che quando si è svegliato l’ha trovata priva di vita nel bagno della loro camera. In base alla ricostruzione degli investigatori, nella nottata i due avrebbero assunto droghe, in particolare cocaina, e alcol.
Domenica una donna 40enne è stata ricoverata all’ospedale fiorentino di Careggi per una sospetta overdose, dopo aver assunto cocaina nella sua abitazione nella zona di via Pistoiese. Al momento gli investigatori non avrebbero ravvisato nessun tipo di correlazione tra i due casi. La polizia ha infatti stabilito che la cocaina non è stata comprata dalle parti di Novoli, bensì a Prato.
La squadra mobile, che ha trovato tracce di cocaina, ha infatti scoperto che la droga sarebbe stata comprata nelle ore precedenti a Prato. In queste ore si sta cercando di risalire all’identità del presunto spacciatore. Al momento la magistratura indaga per morte conseguente ad un altro reato: sarà fondamentale capire gli esiti dell’esame autoptico. La polizia ha sequestrato i due cellulari, quello della ragazza e quello del suo fidanzato. La giovane, che lavora in una ditta di cosmetici a Scandicci, ieri mattina doveva presentarsi al lavoro. La polizia sta anche cercando di stabilire chi possa aver avuto l’idea di passare una notte in un albergo fiorentino. Una notte che è costata la vita a una commessa di 30 anni.