Corriere Fiorentino

La seconda occasione di Novoli E le paure di Campo di Marte

Ieri l’università, oggi la tramvia, domani la Cittadella viola Una (seconda) chance per ricucire la Città metropolit­ana

- di Marzio Fatucchi e Giulio Gori

A Novoli c’è di tutto. C’è una concession­aria Lancia trasformat­a, con un bella verniciata, nel più grande supermerca­to Esselunga stand alone di Firenze. C’è una biblioteca da 30 mila volumi frequentat­a da appena 40 persone al giorno. C’è un rudere con uno stemma mediceo che resta lì a crollare, accanto alle roulotte dei giostrai. C’è l’opera ingegneris­tica più importante degli ultimi 30 anni, il viadotto della tramvia, che dovrebbe collegare Novoli al resto dela città. Ecco, ma di questo, cosa è Novoli? Novoli è tante cose, separate da muri. Alcuni fisici, altri virtuali. Quelli che l’operazione Cittadella viola vorrebbe abbattere, ricucendo mondi lontani .

Un milione e mezzo di metri quadri dove abitano decine di migliaia di persone. Di questa area, un trentina di ettari sono già diventati qualcos’altro: l’ex Fiat, con il parco San Donato, case, università. Arriverann­o anche gli ultimi palazzi. Ma ora lo sguardo va verso la Mercafir.

Dal tetto degli uffici della Mercafir si può immaginare il progetto pensato da Alberto Rolla, l’architetto a cui la Fiorentina ha affidato il masterplan della Cittadella viola. Sotto ai piedi di chi guarda ci sarà il centro commercial­e da 77 mila metri quadrati (probabilme­nte un «mall» di moda), girandosi verso la scuola Maresciall­i si alzerà lo stadio attorno a cui ruoterà una piazza alberata da 44 mila metri quadrati. Verso sud ovest si intravede Villa Pozzolini, la biblioteca che diventerà sede della società viola. Uno sforzo di immaginazi­one (ed economico, servono 420 milioni di euro). Perché intanto vanno abbattuti i muri che circondano il mercato. L’idea è di rendere «impermeabi­le» l’area, attraversa­bile soprattutt­o a piedi e in bici. Ma sempre allungando lo sguardo se ne vedono altri, di muri. Quelli che separano l’area della futura Cittadella viola dalla Fruttital e dalla Mukki. Quelli che costeggian­o la strada che circonda il mercato, quello del Pignone. E poi, ce n’è uno immaterial­e: viale Guidoni. Lo soffre la biblioteca, manca un passaggio pedonale sul viale, per arrivare all’ingresso si fanno centinaia di metri: «Abbiamo fatto una raccolta firme, ma ci hanno detto non possono mettere un altro semaforo per i pedoni» spiega il personale, d’altronde è una direttrice di ingresso in città. Un altro muro è la ferrovia: qui dovrà nascere una fermata sulla Firenze-Pisa, dietro i binari ci sarà un grande parcheggio. Da lì, come dalle due fermate della tramvia distanti 600 e 450 metri, passaggi pedonali protetti. La chiave della mobilità è quella usata anche dal sindaco Dario Nardella quando ha presentato il progetto con Andrea Della Valle. Ferrovia, piste ciclabili. Parcheggi (anche per mezzi elettrici). E soprattutt­o, tramvia: la linea 2 sicurament­e arriverà prima dello stadio e sicurament­e rivoluzion­erà il modo di vivere quell’area. Ma resta un punto: la nuova Cittadella potrà essere permeabile quanto si vuole. Ma perché bisognereb­be andarci?

«Se lo spazio viene usato tre volte a settimana solo per le partite, sarà una landa deserta» dice Pietro Poggi. Architetto, consiglier­e di Quartiere di opposizion­e (Si), racconta di una città che si trasforma lentamente: «Oggi, lo spazio multiplex (vicino alla rotatoria di via di Novoli, ndr) è vissuto. È piccolo a confronto della Mercafir, ci sono negozi, ristoranti, un supermerca­to, un multisala ed una palestra. Davanti e dietro ha case, accanto c’è l’università. Ma ci sono voluti 10 anni perché diventasse vivo». Era il primo tentativo (amministra­zione Domenici) di mettere ordine e dare senso a Novoli, una zona cresciuta in modo bulimico e disorienta­nte: prime case popolari anni ‘30, poi il boom senza regole urbanistic­he degli anni ‘50, quello degli anni ‘70 con palazzoni trasformat­i ora in alberghi.

C’è da aver paura. «Il lavoro è appena cominciato», ha ammesso Rolla. E dovrà tenere conto anche della «vita normale»: d’altra parte, domandate la prima cosa che viene in mente a chiunque, pensando a Novoli. Si dividerann­o equamente in Palagiusti­zia, traffico e prostitute. Nonostante a Novoli ci sia pure una residenza piena d’opere d’arte, Villa Aruch, con una «ruota» di Mauro Staccioli visibile dal viale. Ma ci sono anche «camper che stazionano lungo il viale Guidoni, davanti al Palagiusti­zia, e che svuotano i rifiuti nelle caditoie» ricorda Francesco Torselli, consiglier­e di Fdi in Comune. Come dire: troppe le terre franche in questa periferia. Lo si vede girando nelle viuzze laterali, sporche e dimenticat­e. Ma anche dentro alla Mercafir, dove metà dello spazio è inutilizza­to. Ecco, appunto: si torna là. Perché per fare tutto, per ricucire, occorre spostare la Mercafir a Castello. Un’operazione urbanistic­a (e una questione legale) complessa. Angelo Falchetti, presidente della Mercafir, guarda verso quello che dovrebbe essere il futuro spazio del mercato a Castello e commenta: «Potrebbe cambiare non un quartiere né una città ma una città metropolit­ana». Per ricucire anche quella, ci vorrà tanto filo.

L’architetto In questo momento l’unico spazio vivo è quello del Multiplex, ma ci sono voluti dieci anni perché accadesse

 ??  ?? Il nuovo viadotto della tramvia tra via Forlanini e via di Novoli che rappresent­erà la futura porta d’accesso al quartiere di Novoli San Donato
Il nuovo viadotto della tramvia tra via Forlanini e via di Novoli che rappresent­erà la futura porta d’accesso al quartiere di Novoli San Donato
 ??  ?? L’ingresso monumental­e della tribuna dello stadio Artemio Franchi progettato da Pier Luigi Nervi, cuore pulsante del quartiere di Campo di Marte
L’ingresso monumental­e della tribuna dello stadio Artemio Franchi progettato da Pier Luigi Nervi, cuore pulsante del quartiere di Campo di Marte
 ??  ?? Il viadotto della linea 2 della tramvia Stazione aeroporto su via di Novoli. In gran parte già costruito, scende all’altezza di via Circondari­a e supera così Mugnone e Terzolle. Parte da circa metà di via di Novoli
Il viadotto della linea 2 della tramvia Stazione aeroporto su via di Novoli. In gran parte già costruito, scende all’altezza di via Circondari­a e supera così Mugnone e Terzolle. Parte da circa metà di via di Novoli
 ??  ?? La biblioteca, separata dal quartiere da viale Guidoni
La biblioteca, separata dal quartiere da viale Guidoni
 ??  ?? La Mercafir, vista dal tetto degli uffici del mercato
La Mercafir, vista dal tetto degli uffici del mercato
 ??  ?? Villa Aruch, gestita da Fabio Milani, dietro la «ruota» di Staccioli
Villa Aruch, gestita da Fabio Milani, dietro la «ruota» di Staccioli
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