Bus toscani bocciati
I pendolari nel sondaggio Ratp: «Il servizio è peggiorato su corse, comfort e pulizia»
La versione degli avversari Mobit «Le nostre indagini hanno registrato un deciso miglioramento: l’84,2% degli intervistati, più 3,4% rispetto al 2015, sono soddisfatti»
Solo un toscano su dieci usa tutti i giorni i bus del trasporto pubblico ed il 59% assegna la sufficienza al servizio, ma uno su tre lo boccia senza appello e per molti è peggiorato nel 2015 e 2016. La fotografia del servizio di trasporto pubblico su gomma è stata fatta da Ipsos nel febbraio 2017 su incarico di Autolinee Toscana, il raggruppamento capitanato dalla francese Ratp che si è aggiudicato in via provvisoria la gara per la gestione regionale del servizio per 11 anni, e l’immagine che ne esce è contrastata. Con una forte criticità su Firenze dove il 48% degli intervistati pensa che il servizio (causa cantieri) sia peggiorato negli ultimi due anni.
«Abbiamo voluto scattare questa fotografia per comprendere il contesto in cui dal 2018 ci troveremo ad operare — spiega il presidente ed ad di Autolinee Toscane Bruno Lombardi, che assieme a Jean Luc Laugaa, di Ratp, ed al direttore di Ipsos Italia Nando Pagnoncelli ha presentato l’indagine — Abbiamo voluto conoscere le criticità percepite dai passeggeri per poter offrire un servizio il più possibile rispondente alle esigenze, aggiornando anche il piano industriale presentato ormai due anni fa». L’indagine ha rilevato che negli ultimi due anni i cittadini toscani hanno riscontrato un peggioramento del servizio nel 26% degli intervistati, mentre solo per il 13% è molto e abbastanza migliorato, con Firenze che registra il 48% degli utenti che considera il servizio peggiorato. «Tra le criticità emerse ci sono il numero di corse, un problema per il 38% degli intervistati, la tempestività delle informazioni, la pulizia, la sicurezza, la puntualità, la sicurezza, il comfort — spiega Pagnoncelli — Secondo il 31% del campione la responsabilità è degli attuali gestori, per il 18% è da attribuire ai Comuni e per il 12% alla Regione. In generale c’è una forte domanda di qualità del servizio». Ad oggi solo il 13% dei toscani dichiara di usare ogni settimana i bus, contro l’80% a favore di auto e moto ma per Jean Luc Laugaa questo significa «che ci sono grandi potenzialità di aumentare l’utilizzo del servizio». Come renderlo più attrattivo? «Ad esempio usando sistemi computerizzati di controllo degli autobus che consentono di regolare in tempo reale il servizio — dice Lombardi — Migliorando l’informazione all’utenza e con bus nuovi, specie sulla Costa».
Ma per Ataf, posseduta da Ferrovie dello Stato, società che guida il raggruppamento Mobit, concorrente di Autolinee Toscana nella gara regionale, «i risultati non sono aderenti alla realtà dei clienti che quotidianamente usano il trasporto su gomma nella Città Metropolitana di Firenze». «Le indagini commissionate, a novembre 2016, da Ataf Gestioni, soggetto gestore dei servizi, a Mediatica, — aggiunge la nota — hanno registrato un deciso miglioramento rispetto al 2015: l’84,2% degli intervistati, +3,4% rispetto al 2015, sono soddisfatti del servizio».