Pitti show
Intrecci di lana in Sala Bianca Con Woolmark
La mostra fotografica di Karl Lagerfeld lo scorso giugno e la sfilata di Stefano Ricci durante l’ultima edizione di Pitti Uomo hanno riacceso lo spirito della moda nella Sala Bianca di Palazzo Pitti. Gli stucchi, gli specchi e i cristalli di Boemia di quella che fu la Reggia del Granduca Pietro Leopoldo stanno ora per ospitare un nuovo evento che vedrà come protagonista la regina delle fibre, la lana, e secondo indiscrezioni come ospite d’onore Carlo d’Inghilterra.
Il principe di Galles, convinto ambientalista e fortemente impegnato nel sostenere lo sviluppo dell’industria laniera è infatti dal 2010 testimonial del progetto «Campaign for Wool» firmato da Woolmark con l’intento di diffondere il più possibile i pregi della fibra eco-sostenibile. L’autorità internazionale della lana starebbe così organizzando per lunedì 3 aprile (giorno di chiusura al pubblico del museo) un’installazione temporanea all’interno della Sala Bianca di Palazzo Pitti per ribadire le virtù della fibra rinnovando anche la collaborazione storica con Pitti Immagine, con cui condivide l’attenzione verso l’innovazione, la ricerca dei talenti e l’internazionalità. E così dopo aver portato nel 2016 a Firenze l’International Woolmark Prize (leggendario «premio della lana» che nel 1954 laureò Karl Lagerfeld & Yves Saint Laurent) proprio nella cornice di Pitti uomo con una cerimonia nella sede del Polimoda a Villa Favard, e aver presentato lo scorso gennaio alla Fortezza da Basso in anteprima mondiale fibre a base di lana merino per i jeans, il rapporto tra il colosso australiano e l’avanguardia della moda in città si rinnova con un’esposizione di lavorati innovativi e con l’esibizione di capi in merino di manifatture simbolo del made in Italy. Mentre la presenza ventilata e probabile del Principe Carlo ospite delle Gallerie degli Uffizi potrebbe essere un modo per dar seguito ad un dialogo virtuoso con i player del tessile e della moda italiani A sinistra la Sala Bianca di Palazzo Pitti che, ad aprile, ospiterà la performance di Woolmark dedicata alla lana avviato, lo scorso settembre proprio dal reale inglese. Quando, in occasione della conferenza sulle performance fashion ed ambientali della lana, ha ricevuto nella residenza scozzese di Dumfries una delegazione di uomini simbolo del made in Italy (da Giovanni Schneider, a Paolo Zegna e da Alessandro Barberis Canonico a Ercole Botto Poala) guidata da The Woolmark Company tra cui erano presenti anche Claudio Marenzi, presidente di Sistema Moda Italia (e da qualche settimana anche di Pitti Immagine) e Raffaello Napoleone amministratore delegato di Pitti Immagine. Una cena durante la quale il Principe del Galles ha ribadito l’importanza strategica che il sistema tessile-moda italiano all’interno della filiera mondiale della lana grazie alla eccellenza e alla qualità dei prodotti e alla creatività. Non è un caso che oltre all’evento in Sala Bianca Woolmark in collaborazione con Polimoda, Ambasciata Australiana a Roma, University of Technology Sydney e Museum of Applied Arts and Sciences, abbia avviato proprio in questi giorni un progetto riservato agli studenti del terzo anno di Fashion Design per la realizzazione di capi in jersey di lana. Un contest che porterà il vincitore più innovativo a svolgere uno stage a Sydney.