Il cardinale in Comune Betori: i Ciompi luogo non dignitoso per il culto
«Tutti hanno diritto a un luogo degno per l’esercizio del proprio culto» e la moschea di piazza dei Ciompi «non rispetta la dignità di una religione. Credo ci sia bisogno di spazi adeguati secondo quello che la comunità ritiene opportuno e compatibilmente con la realtà, la storia e la natura di questa città». È un appello, un’esortazione, e anche una critica per ciò che non si è fatto fino a ora, quella che arriva dal cardinale di Firenze Giuseppe Betori che, ieri, nella Sala Lorenzo di Palazzo Vecchio ha consegnato nelle mani del sindaco Dario Nardella, della giunta e dei consiglieri comunali, il messaggio di Papa Francesco per la celebrazione della Giornata Mondiale della Pace. L’arcivescovo, sollecitato dai giornalisti al termine dell’incontro, ha voluto dire la sua su uno dei temi maggiormente dibattuti in città. «È importante capire — ha aggiunto Betori — che la costruzione di una moschea non è un gesto verso il mondo islamico, ma verso Firenze che dalla presenza di religioni diverse deve saper trarre capacità di dialogo e non di divisioni». Secondo il cardinale bisogna stare molto attenti alle ghettizzazioni e alle forzature dell’identità perché «potrebbero provocare ribellioni ed ‘esplosioni’. Noi abbiamo bisogno di luoghi di interazione dove le culture e le persone si incontrano». L’obiettivo è creare «ponti», come quelli che chiede con insistenza Papa Francesco che ha dedicato il suo messaggio per la Giornata della Pace alla fratellanza e alla non violenza. «Credo che la non violenza — ha spiegato Nardella — sia il vocabolario da utilizzare anche nel dialogo tra le confessioni religiose». «Quella che ci indica il Papa — ha detto l’arcivescovo, che ha ricordato padre Ernesto Balducci e don Lorenzo Milani — è una strada coerente, significativa e definitiva. La religione non è una cosa che intralcia la convivenza ma anzi favorisce la crescita della nostra società».