Ragazza trovata morta in hotel, indagato il fidanzato
Sequestrato il cellulare dell’uomo, domani l’autopsia sul corpo. I due avrebbero comprato la cocaina a Prato
Dovrebbe essere fatta domani l’autopsia sul corpo di Claudia Consorti, la pratese di 30 anni, trovata senza vita lunedì mattina nel bagno di una stanza in un hotel di Firenze. Il pubblico ministero di turno, Tommaso Coletta, ha affidato l’incarico al medico legale e a un consulente per gli esami tossicologici.
Secondo quanto ricostruito il compagno della donna, 49 anni, il primo a dare l’allarme dopo averla trovata in bagno al suo risveglio, potrebbe essere iscritto nel registro degli indagati.
I due, secondo gli inquirenti, nel corso della notte avrebbero assunto cocaina e alcolici e la morte potrebbe essere stata causata da un’overdose. Il reato contestato all’uomo, come atto dovuto e per consentirgli di nominare un consulente di fiducia, dovrebbe essere quello di morte in conseguenza di altro reato oppure cessione di sostanza stupefacente.
La squadra mobile sta cercando di risalire allo spacciatore che ha venduto la cocaina: la droga sarebbe stata comprata a Prato, dove adesso si concentrano le indagini.
Ad avvisare il 118 è stato il portiere dello stesso albergo ed i sanitari, intervenuti sul posto, hanno chiamato la polizia che sta cercando di ricostruire l’accaduto. Secondo quanto risulta agli inquirenti, a dare l’allarme è stato il compagno della donna, che quando si è svegliato l’ha trovata priva di vita nel bagno della loro camera. Nessun segno di violenza sul corpo, ha stabilito un primo esame esterno effettuato dal medico legale.
Domenica mattina un’altra donna, di 40 anni, era stata ricoverata a Careggi per una sospetta overdose, dopo aver assunto cocaina nella sua abitazione nella zona di via Pistoiese. Gli investigatori non hanno ravvisato nessun tipo di correlazione tra i due casi, dato che le dosi di cocaina sono state comprate in due diverse «piazze dello spaccio».
Nei prossimi giorni il fidanzato della ragazza pratese potrebbe essere ascoltato nuovamente, stavolta alla presenza dell’avvocato. Dovrà chiarire la sua posizione dopo l’iscrizione nel registro degli indagati, un atto dovuto per il proseguimento dell’inchiesta.
La squadra mobile sta cercando di risalire allo spacciatore che ha venduto la droga alla coppia Su di lei nessun segno di violenza