«Paesaggio, la proposta del governo un passo indietro»
Il governatore Rossi: nella tutela Toscana già più avanti, nel 2019 i primi effetti della legge Marson
Per attendere gli effetti della legge urbanistica toscana che limita il consumo di suolo si dovrà attendere il 2019, parola di Enrico Rossi. Ma intanto, durante la prima Giornata nazionale del Paesaggio che si è tenuta ieri, il governatore apre un nuovo fronte sulla tutela del territorio. «Come Regione facciamo ricorso verso lo Stato al quale chiediamo di rimborsarci 175 milioni di euro per due anni, per il 2015 e il 2016, perché sono state passate alcune competenze dalle Province alla Regione, ma le entrate provinciali per quelle competenze se l’è prese il governo nazionale», ha detto il presidente della Regione a margine della presentazione dell’osservatorio sul paesaggio, previsto dalla legge sull’urbanistica voluta fortemente dall’allora assessore Anna Marson, e attivo dall’ottobre 2016. «C’è una sentenza della Corte costituzionale, la 205 del 2016 — ha sottolineato — che riconosce che ciò che è di spettanza delle Regioni in questo passaggio di competenze, è giusto che vada alle Regioni. Noi rivendichiamo che lo Stato ci dia le risorse che ci spettano. Sono risorse relative ai centri per l’impiego, alla viabilità, all’agricoltura, all’ambiente, alla caccia e alla pesca, alla difesa del suolo...». Rossi ha presentato le prime attività dell’Osservatorio regionale sul paesaggio, presieduto da Mauro Agnoletti. «Sarà il 2019 l’anno in cui la legge regionale sul governo del territorio troverà la sua piena applicazione. Entro quell’anno gli strumenti urbanistici dei Comuni si saranno adeguati e avremo consumo zero di nuovo suolo e recupero delle aree urbanizzate degradate — ha sottolineato il presidente della Regione — La Toscana si è dotata di una legge innovativa rispetto alla quale sembra un passo indietro la proposta che sta arrivando dal Governo di regolamentare le nuove costruzioni suddividendo e distribuendo tra le Regioni quote di terreno da edificare».
E secondo Rossi la legge toscana «tanto temuta in fase di elaborazione, ad ora non ha riscontrato particolari difficoltà di applicazione. Al contrario ho spesso incontrato nei Comuni assessori e agricoltori soddisfatti, che hanno apprezzato avere regole più chiare e semplici. Conciliare le esigenze del paesaggio con quelle dello sviluppo è possibile».
La Regione chiederà 175 milioni per esercitare le funzioni acquisite dalle Province