Allenatore, i sette del Corvo
Chi sale, chi scende: sul taccuino di Pantaleo spuntano nuovi nomi per sostituire Sousa Prende quota Mazzarri, Pioli sì se lascia l’Inter, difficile arrivare a Sarri. Semplici colpo a sorpresa
Ovunque si posi lo sguardo di Corvino, il messaggio è sempre lo stesso: «Attendere prego». Il dg prosegue nella ricerca del successore di Sousa, ma di fatto è obbligato ad aspettare. Che cosa? Che si facciano più chiare le logiche delle prime della classe, su tutte Juve e Roma, ma anche che il prescelto si possa liberare dagli attuali accordi. Tutti i profili preferiti, infatti, sono attualmente sotto contratto e in alcuni casi ancora in corsa per obiettivi importanti. Senza contare che gli eventuali addii di Spalletti e Allegri potrebbero ulteriormente stravolgere gli scenari.
L’identikit comunque porta a un nome importante, che possa riaccendere entusiasmi ed emozioni della tifoseria e che sia in grado di lavorare con il giusto mix di giovani e giocatori d’esperienza. Eppure, proprio per l’effetto domino che potrebbe crearsi dai cambi di panchina delle grandi, il rischio di vedersi soffiare qualche obiettivo c’è. E è anche per questo che negli ultimi tempi sono scese le quotazioni di Eusebio Di Francesco. Difficoltà del Sassuolo a parte, l’ipotesi che Di Francesco possa essere il successore di Spalletti è tutt’altro che campata in aria. Anche perché proprio lui (da ex romanista) sarebbe felicissimo di diventare giallorosso. Assai diverso il discorso che chiama in causa l’Inter e Stefano Pioli. Dal suo arrivo a Milano l’ex tecnico della Lazio ha ricostruito squadra e ambiente, riportando i nerazzurri a 6 punti dal terzo posto. Un’impresa che però potrebbe non bastare per meritarsi la conferma, tanto più se la proprietà cinese decidesse di affondare su nomi come Conte o Simeone. Pioli piace alla Fiorentina per molti motivi, non ultima l’esperienza in maglia viola, ma anche in questo caso servirà capire le intenzioni nerazzurre. Intanto, a Napoli, De Laurentiis prosegue nel lavoro di riavvicinamento a Sarri, dopo lo sfogo post sconfitta con il Real. Il Napoli si sta giocando Coppa Italia e secondo posto, e con una città intera al fianco dell’allenatore, difficilmente il patron potrà arrivare allo strappo. Una posizione, quella di Sarri, simile a quella di Marco Giampaolo, per il quale Ferrero ha già pronto il rinnovo.
Ecco perché Corvino, almeno per il momento, non può che restare alla finestra sperando che il prima possibile si delinei un quadro più chiaro. Difficoltà che costringono la Fiorentina a valutare anche altri profili. L’ultimo in ordine cronologico è quello di Walter Mazzarri, oggi al Watford. Un passato nelle giovanili all’ombra di Antognoni e un amore mai nascosto verso il viola (oltre all’origine toscana) sono fattori che faciliterebbero il compito di Corvino, non fosse che per il momento Mazzarri (legato da un triennale con il club dei Pozzo) sta bene in Inghilterra. Per affrontare la Premier League, l’allenatore di San Vincenzo si è preso un anno sabbatico nel quale ha studiato l’inglese, ma più in generale raramente ha lasciato dopo appena una stagione.
Si tratta perciò di un’ipotesi sulla quale lavorare ma per il momento non semplice da concretizzare. Tanto che, alla luce delle varie problematiche, non sono da escludere nemmeno soluzioni più abbordabili, seppure meno entusiasmanti, che porterebbero a Rolando Maran o a quel Leonardo Semplici che guida la Serie B con la rivelazione Spal. Sette candidati per una panchina, con il nome di Jardim finito in ultima fila per la volontà viola di tornare ad affidarsi a un tecnico italiano. Il casting del Corvo è ormai ultimato, ora servirà solo aspettare il momento giusto per planare sulla preda.