CHE NUMERI! STORIE DI MATEMATICA
Da Ippaso di Metaponto ai segreti di Pitagora, fino alla Diagonale di Cantor Non solo equazioni e moltiplicazioni: quest’anno durante l’appuntamento promosso dal «Giardino di Archimede» spazio anche a racconti e spettacoli
Ippaso di Metaponto fu un discepolo «ribelle» di Pitagora: scoprì i numeri irrazionali, ma ebbe l’audacia di rivelarli al mondo e per questo fu gettato da una nave e affogato in mare. Archimede durante il saccheggio di Siracusa fu ucciso da un soldato romano: la leggenda narra che era troppo preso dallo studio di alcune figure geometriche e non si curò dell’ordine del legionario di seguirlo. Ma fu la distrazione dello scienziato a provocarne la morte o fu un omicidio? La matematica si tinge di giallo ed è avvincente come un thriller. Per scoprire il lato più appassionante di questa disciplina torna a Firenze la Festa della Matematica, promossa da «Il giardino di Archimede» e dedicata alle storie: fino al 6 aprile incontri, spettacoli, concerti, laboratori e passeggiate animeranno vari luoghi della città mostrando come i numeri siano un’attività creativa e presente in ogni aspetto della vita. «Vogliamo umanizzare la matematica e far capire che fa parte della storia dell’uomo», spiega Leonardo Brunetti, uno degli organizzatori. «Non è qualcosa di astratto, freddo e piatto. I matematici hanno vissuto vite appassionate, romantiche, rivoluzionarie». Questa sesta edizione della Festa vuole far incontrare alcuni di questi scienziati, presentandoli sotto una luce inedita, e raccontando le loro storie. Ieri, all’inaugurazione in Consiglio Regionale, Giuseppe Conti, docente dell’Università di Firenze, ha parlato di geometria architettura e natura, poi per quasi un mese ci saranno iniziative alla Limonaia di Villa Strozzi, alla Sala del Cocomero in via Ricasoli, alla BiblioteCanova dell’Isolotto, nelle scuole. Si scopriranno il «giallo» della morte di Archimede, il segreto di Pitagora tra omicidi, lotte di potere, fughe rocambolesche e misteri; i mondi a più dimensioni sia spaziali che temporali immaginati da matematici, scrittori, filosofi e artisti, dal Mito della Caverna a Flatland.
La Diagonale di Cantor viene spiegata in una conferenza spettacolo: nell’edificio presidiato dalla polizia politica sede dell’Università di Berlino, la sera del 3 aprile 1884 Camillo si