J-Ax e Fedez, due rapper in cima alla piramide
Stasera sold out al Mandela: ce l’abbiamo fatta con onestà
Provocano già dal titolo di album e tour: Comunisti col Rolex, i rapper più in voga del momento, JAx e Fedez. Titolo nato per «prendere in giro chi parla male di noi e ci odia», dicono i due. Tournée partita già trionfale e che stasera li porta in scena al Mandela Forum (sold out in prevendita) in una delle poche date in cui i due non saranno accompagnati dai super ospiti che di palco in palco stanno arricchendo le loro esibizioni, da Nina Zilli e Loredana Bertè a Stash. A Firenze arrivano da soli ma trasportati da un gran clamore extra musicale, in aggiunta ai tanti biglietti venduti: lo scherzo de Le Iene sulla finta truffa dei secondary ticket a Fedez, l’altrettanto finta notizia del loro arresto, la faida tutta interna al mondo dei rapper che continua, tra nuovi attacchi e scambi di frecciate con Marracash e Gué Pequeno.
Insomma, è il loro momento di massima esposizione. Nel bene e nel male, visto che si accorgono di essere anche loro vittime di «una piaga, quella delle bufale, o come si chiama ora la post-verità, che trita gli artisti in scandali e polemiche mediatiche, dà al pubblico informazioni sbagliate, fa apparire su internet notizie di ogni tipo senza verificare se siano vere».
Sono nel pieno dell’occhio del ciclone con un album che vende a mani basse e i concerti sempre ricchi di spettacolo con 38 pezzi in scaletta, un condensato delle hit dei due artisti, per 2 ore e mezzo di show. Lo spirito provocatorio, anche sul piano politico e sociale, inizia direttamente dalla scenografia perché sul palco vediamo «una grande piramide che simboleggia la piramide sociale in Italia: in cima ci sono i nostri nomi e quelli di tutti coloro che ce l’hanno fatta onestamente». E un’enorme freccia puntata verso il pubblico.
«Il rap guarda in mezzo alle no- stre strade, nelle nostre case e nelle nostre vite», proseguono i due, all’unisono. E lo fa «con lo stesso impegno, se si guardano i testi» con cui un paio di generazioni fa «la canzone d’autore tradizionale raccontava la sua società», che «ora è cambiata», ma pur essendo mutato il linguaggio «sempre di impegno sociale si tratta».
La novità rispetto a quello che i loro fan già conoscono è la condivisione di tutto, al cinquanta per cento, dei due artisti. J-Ax il «libertario» con le sue idee pannelliane e il recentissimo endorsement via Twitter a Michele Emiliano per il congresso del Pd. E Fedez il «movimentista» che ha anche scritto una canzone-inno ai 5 Stelle. Come risolvere le diversità? È presto detto: «Siccome in due non è sempre facile, noi — rispondono in coro — per evitare discussioni, quando non eravamo d’accordo facevamo scegliere ad un terzo soggetto». E finora i numeri e il riscontro del pubblico dicono che questa scelta sta pagando.
Lo scherzo de Le Iene, la notizia del loro finto arresto, è un momento di sovraesposizione