Corriere Fiorentino

J-Ax e Fedez, due rapper in cima alla piramide

Stasera sold out al Mandela: ce l’abbiamo fatta con onestà

- Edoardo Semmola

Provocano già dal titolo di album e tour: Comunisti col Rolex, i rapper più in voga del momento, JAx e Fedez. Titolo nato per «prendere in giro chi parla male di noi e ci odia», dicono i due. Tournée partita già trionfale e che stasera li porta in scena al Mandela Forum (sold out in prevendita) in una delle poche date in cui i due non saranno accompagna­ti dai super ospiti che di palco in palco stanno arricchend­o le loro esibizioni, da Nina Zilli e Loredana Bertè a Stash. A Firenze arrivano da soli ma trasportat­i da un gran clamore extra musicale, in aggiunta ai tanti biglietti venduti: lo scherzo de Le Iene sulla finta truffa dei secondary ticket a Fedez, l’altrettant­o finta notizia del loro arresto, la faida tutta interna al mondo dei rapper che continua, tra nuovi attacchi e scambi di frecciate con Marracash e Gué Pequeno.

Insomma, è il loro momento di massima esposizion­e. Nel bene e nel male, visto che si accorgono di essere anche loro vittime di «una piaga, quella delle bufale, o come si chiama ora la post-verità, che trita gli artisti in scandali e polemiche mediatiche, dà al pubblico informazio­ni sbagliate, fa apparire su internet notizie di ogni tipo senza verificare se siano vere».

Sono nel pieno dell’occhio del ciclone con un album che vende a mani basse e i concerti sempre ricchi di spettacolo con 38 pezzi in scaletta, un condensato delle hit dei due artisti, per 2 ore e mezzo di show. Lo spirito provocator­io, anche sul piano politico e sociale, inizia direttamen­te dalla scenografi­a perché sul palco vediamo «una grande piramide che simboleggi­a la piramide sociale in Italia: in cima ci sono i nostri nomi e quelli di tutti coloro che ce l’hanno fatta onestament­e». E un’enorme freccia puntata verso il pubblico.

«Il rap guarda in mezzo alle no- stre strade, nelle nostre case e nelle nostre vite», proseguono i due, all’unisono. E lo fa «con lo stesso impegno, se si guardano i testi» con cui un paio di generazion­i fa «la canzone d’autore tradiziona­le raccontava la sua società», che «ora è cambiata», ma pur essendo mutato il linguaggio «sempre di impegno sociale si tratta».

La novità rispetto a quello che i loro fan già conoscono è la condivisio­ne di tutto, al cinquanta per cento, dei due artisti. J-Ax il «libertario» con le sue idee pannellian­e e il recentissi­mo endorsemen­t via Twitter a Michele Emiliano per il congresso del Pd. E Fedez il «movimentis­ta» che ha anche scritto una canzone-inno ai 5 Stelle. Come risolvere le diversità? È presto detto: «Siccome in due non è sempre facile, noi — rispondono in coro — per evitare discussion­i, quando non eravamo d’accordo facevamo scegliere ad un terzo soggetto». E finora i numeri e il riscontro del pubblico dicono che questa scelta sta pagando.

Lo scherzo de Le Iene, la notizia del loro finto arresto, è un momento di sovraespos­izione

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