SE SONO RICHIEDENTI ASILO ADESSO CHE FACCIAMO?
(p.e.) Prima Santo Spirito, ora le Cascine: l’azione delle forze dell’ordine contro gli spacciatori sta assumendo a Firenze la forma di una vera e propria offensiva. Gli applausi della gente che ieri era nel parco è la prova provata di quanto la svolta fosse attesa dai cittadini. Forse insperata. La cronaca di Antonella Mollica e Antonio Passanese è invece la dimostrazione di quanto siano diventati più alti gli ostacoli che si frappongono alla difesa della legalità e della sicurezza anche nella nostra città. I pusher che affollavano come sempre la zona della Piramide non sono fuggiti all’inizio del blitz: è l’arroganza che si accompagna al senso d’impunità. Non tengono addosso la droga: la nascondono tra i cespugli e sul greto dell’Arno; incassano i soldi ma non consegnano la «roba»: mandano i clienti a ritirarla in punti precisi segnati da arbusti intrecciati. Hanno imparato bene a farla franca, a non esser colti in flagranza. Ne hanno fermati una settantina. Molti sarebbero profughi, richiedenti asilo e già sotto la protezione internazionale. Per tirare le conclusioni aspettiamo di saperne di più.