Corriere Fiorentino

Procession­arie, un allarme inutile

A gennaio la Regione aveva avvertito il Comune. La difesa: «In viale Guidoni l’unico caso grave»

- Giulio Gori

L’invasione della procession­aria? Era tutto previsto. Lo scorso gennaio, il servizio fitosanita­rio della Regione Toscana aveva inviato a tutti i Comuni toscani per avvisare del pericolo rappresent­ato dalle larve dell’insetto che «uccide» i pini, ma provoca anche gravi conseguenz­e su persone e animali.

Il Comune di Firenze si è mosso per tempo? «Durante l’inverno c’eravamo accorti che sui pini, in particolar­e quelli di Firenze, c’erano numerosi nidi di procession­aria — spiega Lorenzo Drosera, dirigente regionale e responsabi­le del servizio — E questo ci indicava che le larve avrebbero trovato comodament­e “casa”, ma era soprattutt­o un elemento che ci permetteva di predire che ci sarebbe stata una grande diffusione dell’insetto. Tanto più che sono diversi inverni che fa caldo. Quest’anno un po’ di freddo c’è stato, ma troppo breve». Inutile, però, intervenir­e subito: «Le larve se non trovano un nido già fatto, ne fanno uno nuovo. Per questo è importante intervenir­e tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo», aggiunge Drosera.Così, il 13 gennaio, dal servizio fitosanita­rio della Regione parte una Pec, un’email certificat­a, per avvisare i Comuni del problema della procession­aria in arrivo, chiedendo alle amministra­zioni di compiere sopralluog­hi nei parchi e nei giardini pubblici e invitandol­i a rimuovere i nidi per tempo.

La Pec parte quasi d’ordinanza ogni anno, la procession­aria è sempre una minaccia. Ma stavolta gli esperti della Regione sottolinea­no che ci si troverà di fronte a un «forte attacco» da parte dell’insetto. Insomma, chiedono un’attenzione più alta rispetto al solito. A Firenze, a metà marzo, è invasa dalla procession­aria. E in strade in cui l’insetto ha così attecchito da rappresent­are una grave minaccia per la salute dell’uomo, come viale Guidoni, non si interverrà prima del 20 marzo prossimo. Come mai? L’assessore all’ambiente di Palazzo Vecchio, Alessia Bettini, mette le mani avanti: «Non è vero che non ci siamo attivati, abbiamo cominciato a rimuovere nidi sin dalla fine di gennaio. La procession­aria c’è, ma in gran parte di Firenze la situazione è sotto controllo».

Il Comune è partito a gennaio sui parchi pubblici, ma l’ordinanza che invita anche i privati a rimuovere i nidi dai propri giardini è stata emessa solo l’8 marzo. «Il caso di viale Guidoni è diverso, è serio — ammette Bettini — Lì arriviamo un po’ tardi perché c’è un problema di viabilità. Non è semplice intervenir­e: per farlo servono provvedime­nti della mobilità che limitino il traffico». La richiesta della direzione ambiente alla direzione mobilità, per togliere i nidi dal 20 al 28 marzo nei 600 metri di filari di viale Guidoni, è arrivata però solo il 15 marzo, l’altro ieri. Una cosa è tuttavia certa: sarà l’ultimo anno in cui sul viale si affaccerà la procession­aria. Nel prossimo autunno i cento pini neri che vanno da viale Forlanini al Tribunale saranno abbattuti. I motivi sono molti: dalle radici che rompono l’asfalto, alle aiuole troppo piccole che non permettono alle chiome di crescere a sufficienz­a. Le piante saranno sostituite con tigli e parrozie.

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