Corriere Fiorentino

Castiglion­cello, sotto sequestro l’ascensore per il mare

Sigilli al cantiere dei Bagni Italia. Il sindaco: l’indagine sia veloce o rischiamo il danno d’immagine

- Giacomo Salvini

L’inchiesta Quattro indagati, due i reati contestati: abuso edilizio e falso in atto pubblico

È stato posto sotto sequestro il cantiere aperto ai «Bagni Italia» di Castiglion­cello per la realizzazi­one di un ascensore che consentire­bbe a residenti e turisti di accedere alla splendida Baia del Quercetano, la spiaggia della costa livornese così difficile da raggiunger­e per le sue ripide scalinate.

Giovedì pomeriggio gli ufficiali della Polizia giudiziari­a di Livorno hanno messo i sigilli al cantiere: sequestro preventivo. Le indagini sono portate avanti dal procurator­e capo di Livorno, Ettore Squillace Greco. Gli indagati sarebbero quattro: il proprietar­io del bagno Mark Lombardo, il direttore dei lavori Claudio Bianchini, il direttore del cantiere Fausto Venturi e la dirigente comunale del Suap (Sportello unico per le attività produttive) Maria Angela Casucci, che avrebbe fornito l’autorizzaz­ione per i lavori. Per i primi tre il reato contestato è quello di abuso edilizio, mentre per la dirigente del Comune i pm ipotizzano il falso in atto pubblico. «Collaborer­emo con i magistrati — spiega l’assessore all’Urbanistic­a del Comune di Rosignano, Margherita Pia — ma siamo tranquilli, la dirigente comunale avrà tutto il supporto necessario da parte nostra».

Questo non è il primo sequestro che riguarda il cantiere della Baia. Già nel giugno del 2016 un primo stop ai lavori era arrivato a seguito di un esposto presentato dai confinanti, stop poi non confermato dal gip di Livorno.

E adesso la seconda battuta di arresto potrebbe bloccare definitiva­mente il progetto dell’ascensore.

«Ogni giorno al bar incontro persone che mi chiedono: “Ma ce l’abbiamo l’ascensore quest’estate per andare sulla spiaggia?” — racconta ancora l’assessore Pia — È una storia infinita, sono sconcertat­a». L’amministra­zione comunale ribadisce «fiducia totale nella magistratu­ra», ma non nasconde un timore: che i tempi dell’inchiesta si allunghino, col rischio di non vedere conclusi i lavori per l’ascensore entro l’imminente stagione balneare.

«La giustizia faccia il suo corso — risponde a caldo il sindaco di Rosignano, Alessandro Franchi — ma i tempi siano brevi perché il cantiere riguarda uno dei posti più belli d’Italia e rischiamo un danno d’immagine di dimensioni enormi».

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L’ascensore in costruzion­e ai Bagni Italia, stabilimen­to tra i più celebri di Castiglion­cello

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