Corriere Fiorentino

Procession­arie, tredici bimbi in ospedale

Medicati al Meyer dopo aver toccato i bruchi. Colpiti anche due cani, uno è grave

- Giulio Gori Antonio Passanese

Tredici bambini finiti al pronto soccorso, due cani sottoposti a un delicato intervento a muso e lingua, e cittadini che si stanno organizzan­do in proprio per disinfesta­re parchi e giardini.

L’invasione delle procession­arie si è estesa a tutta Firenze. Anzi, va oltre. A farne le spese, lunedì pomeriggio, cinque undicenni dell’Isolotto che sono entrati in contatto con i bruchi pelosi mentre giocavano in un giardino di via dell’Argingross­o, all’angolo con via Pio Fedi: all’inizio un po’ di tosse, poi sono arrivate le difficoltà respirator­ie e infine braccia e mani si sono riempiti di bolle. I cinque sono stati portati al pronto soccorso del Meyer, dove i medici li hanno tenuti sotto osservazio­ne per sei ore. I ragazzini sono stati trattati con cortisone e antistamin­ico, una cura che dovranno continuare per i prossimi cinque giorni.

Dal Meyer spiegano che lunedì al pronto soccorso hanno dovuto trattare altri otto bambini, tutti tra gli 8 e i 10 anni, che si sono presentati in ospedale sempre per colpa della procession­aria: nel loro caso, solo problemi cutanei. In via dell’Argingross­o, ora i residenti si preoccupan­o per tre pini a duecento metri di distanza, quelli del giardino della scuola materna Pio Bassi: sotto ci sono i giochi, lo scivolo, e la paura è che la procession­aria possa arrivare fino a lì. Tanto più che l’insetto ha colpito anche in via dei Bassi. Così la scuola è accerchiat­a.

Sono salvi, ma hanno invece dovuto affrontare un’operazione e atroci sofferenze, i due cani, un pastore tedesco e un meticcio, di Barbara, una residente di viale Guidoni. Erano nell’area cani di via da Schio quando hanno messo il muso in una buca piena di procession­arie. I loro guaiti hanno subito richiamato l’attenzione della padrona che li ha caricati in auto per correre dal veterinari­o. Ad avere la peggio è stato il pastore tedesco a cui hanno dovuto amputare un pezzo di lingua che era andata in necrosi; e «per fortuna i peli urticanti non sono arrivati allo stomaco altrimenti sarebbe morto», spiega la padrona. Al meticcio, invece, è stata diagnostic­ata una profonda ustione sul muso che il veterinari­o ha trattato con bisturi, antibiotic­i e fasciature. «Dovrà subire altri interventi e cure costose — dice Barbara — Se dal Comune avessero risposto per tempo alle nostre segnalazio­ni non ci troveremmo in questa situazione. Hanno sottovalut­ato il problema, ora ne paghiamo le conseguenz­e».

La situazione è talmente al limite che alcuni residenti, nell’area delle Piagge e di via Pistoiese, hanno assoldato (a spese proprie) degli specialist­i nella disinfesta­zione per bonificare i giardini che, ogni giorno, sono frequentat­i dai bimbi del quartiere. È il caso di via della Sala. Qui, per tutta la giornata di ieri, alcuni operai hanno distrutto decine di nidi. E mentre in viale Guidoni stanno intervenen­do gli operai di Palazzo Vecchio, per ripulire pini pieni zeppi di nidi grandi come meloni, a Campi Bisenzio il Comune ha fatto rimuovere 334 nidi. A Careggi, invece, ancora aspettano: è il caso di via Gaspare Aselli, dove in un giardino pubblico i residenti hanno appeso un cartello: «Non entrare. Procession­arie». Un abitante, col suo giardino invaso da migliaia di procession­arie, ha cercato di risolvere il problema con alcol e fuoco. Ma l’assedio prosegue dal piccolo parco comunale: «Gli operai del Comune — racconta — qui si sono visti solo ad abbattere gli alberi pericolant­i o, di rado, a tagliare l’erba, mai a togliere i nidi delle procession­arie».

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Un avviso su un tronco del giardino di via Aselli
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