A Pozzolatico, sulla strada costruita e mai più aperta
La strada finita da 10 anni e mai aperta, i progetti annunciati, il labirinto burocratico. E ora...
«Apritemi», dice la scritta ormai un po’ consunta sulla barriera in cemento. Un appello disperato. Ma forse, una decina di anni dopo la sua realizzazione, la «strada fantasma» di Pozzolatico sarà aperta: ad aprile la bretella tra via Imprunetana e via Riboia dovrebbe entrare in funzione.
La storia della strada fantasma di Pozzolatico, ben nota a chi abita qui, a chi frequenta la chiesa dei santi Stefano e Caterina, a chi porta i bambini alla scuola paritaria San Giuseppe, ospitata dagli anni ‘30 dello scorso secolo nei locali della parrocchia e dove sabato è stato inaugurato l’asilo nido, è una storia tipicamente italiana, che racconta di ritardi, paludi burocratiche, scaricabarile.
Tutto nasce con i lavori per la realizzazione della terza corsa dell’autostrada e la costruzione della breve strada di cantiere, poco più di 100 metri, da via Imprunetana per far transitare betoniere ed altri mezzi pesanti che non riuscivano a passare nella strettoia di via Riboia, proprio davanti alla chiesa. Finiti i lavori la strada è rimasta, ma inutilizzabile. Prima chiusa con transenne mobili poi, dato che venivano sempre spostate, da inamovibili barriere di cemento. «Il terreno ci fu espropriato, noi non eravamo d’accordo — spiega il parroco, don Mario Landi, alla guida della comunità dal 1996 — Ci fu detto, era sindaco Maria Capezzuoli (in carica dal 1998 al 2003, ndr), che quella strada sarebbe poi stata aperta e il pezzo di via davanti alla chiesa sarebbe invece diventato pedonale o solo per residenti, in un progetto di valorizzazione del borgo che prevedeva anche l’allontanamento della Imprunetana dal “casone” facendola passare nell’attuale parcheggio. Da via di Riboia passano circa 400 auto al girono e la strada del cantiere fu riasfaltata un paio di anni fa, da allora non ne non sappiamo più nulla». La bretellina della discordia in effetti ha un asfalto nuovo e perfetto, ci sono anche i segnali stradali, mancano solo le strisce e gli stop. A metà, in una piccola piazzola, i residenti hanno messo sedie e panchine, all’«ombra» della chiesa. Due anni fa, in un incontro con i residenti il sindaco di Impruneta, Alessio Calamandrei, disse che la strada sarebbe stata aperta entro l’estate, ma così non è stato ed i mesi sono passati.
«La storia di questo pezzetto di strada è una vergogna, sono stati spesi soldi, rimesso l’asfalto, si è parlato anche di una rotatoria per regolare l’ingresso con via Imprunetana. E togliere il traffico da via di Riboia, dove nella strettoia le auto non si scambiano e dove quando c’è un funerale o un matrimonio si blocca sempre tutto. Da tanto però non sappiamo nulla, ma almeno la usano i bambini per giocare e gli anziani per chiacchierarci», dice Giovanni Cortini, uscito a portare a spasso i suoi cani. Mentre due signore scuotono la testa: «Siamo dimenticati. L’edicola, che è chiusa da anni, è sempre lì, invece ci potrebbero fare un parcheggio se la togliessero, la strada è chiusa, non hanno rifatto le strisce pedonali...». «Quando apre? — dice al volo un residente facendo manovra col furgone — È uno scandalo, lo scriva!»
Dal Comune dell’Impruneta spiegano che la svolta c’è stata. «Entro il mese la strada passerà da Autostrade al Comune e dato che tutti gli atti sono stati completati potrà aprire — dice Leonello Corsinovi, responsabile dell’ufficio gestione del territorio — Era una strada di cantiere e quindi è servito lo sminamento, il parere della Provincia e poi della Città Metropolitana ad essa subentrata, una conferenza di servizi, l’abbiamo inserita nel piano regolatore. Ora ci siamo: entro il 31 marzo il bypass del Galluzzo sarà concluso e l’impresa si trasferirà qui per i lavori per poter aprire la strada». E i soldi spesi, il tempo perso? «Noi non abbiamo speso nulla: è Autostrade che la ha realizzata. Le procedure in Italia non sono mai semplici». Rotatoria e pedonalizzazione restano solo un’idea. Ma almeno l’appello «apritemi» sarà accolto.
Il Comune Entro la fine del mese la strada passerà da Autostrade a noi E quando il bypass del Galluzzo sarà finito l’impresa verrà qui Per aprire