Corriere Fiorentino

«Reazioni allergiche e forti congiuntiv­iti Anche senza contatto»

- G.G.

«I peli della procession­aria quasi mai possono procurare delle gravi difficoltà respirator­ie, ma in casi limite può succedere». A spiegare le conseguenz­e sugli esseri umani dei peli urticanti del bruco che colonizza i pini è il pediatra del pronto soccorso del Meyer, Francesco Silenzi. Le conseguenz­e gravissime sono estremamen­te rare. Ma la procession­aria provoca comunque molto dolore. «I peli sono grado di liberare istamina e di innescare un processo infiammato­rio, che può interessar­e vari organi — spiega il medico — Di solito il primo organo colpito è la pelle, che manifesta un arrossamen­to simile a un’orticaria, una dermatite molto fastidiosa, con bruciore e prurito. E non è necessario venire a contatto col bruco, basta che i peli che volano finiscano sulla pelle». Peggio va a chi viene colpito agli occhi: «I peli urticanti possono provocare una congiuntiv­ite, con una reazione infiammato­ria importante, rossore e prurito», spiega Silenzi. «Se uno è ancora più sfortunato, il pelo può entrare nelle vie respirator­ie: in questi casi si va dallo starnuto, al mal di gola, fino alla difficoltà a deglutire. Più raramente si arriva a difficoltà respirator­ie e broncospas­mi. L’interruzio­ne respirator­ia è invece un caso limite, normalment­e non avviene». Il pediatra spiega che i sintomi sono di solito più accentuati nelle persone che già soffrono di allergie. Cosa fare, in caso di contatto con le procession­arie o i loro peli, quindi? Secondo Silenzi, la prima cosa da fare è sciacquare gli occhi e la pelle con acqua fresca. E cercare di evitare di grattarsi la pelle irritata, «anche se con i bambini so che è abbastanza difficile». Un antistamin­ico è utile per lenire il prurito, mentre in caso di peli ancora attaccati alla pelle, per rimuoverli un vecchio ma ottimo rimedio è usare lo scotch come fosse una ceretta. Gli abiti invece vanno lavati in acqua calda. «In caso di sintomi lievi, è sempre bene contattare il proprio medico — spiega il dottor Silenzi — In caso di sintomi forti, può essere opportuno rivolgersi a un pronto soccorso».

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