POVERTÀ E RICCHEZZA
Il risultato è povero, ma la prestazione è ricca. O almeno benestante. La Fiorentina ha giocato una buona partita ed avrebbe meritato i tre punti. L’occasione di Babacar al 94’, neutralizzata da Viviano, il palo di Tello, il palo di Kalinic vanno messi in conto, ma è soprattutto la reazione dopo la rete di Alvarez, a dimostrare che la squadra viola crede in se stessa e nelle sue ipotetiche, ma forse non del tutto svanite, possibilità di rimonta. Ci sono poi altre due considerazioni da fare. La prima riguarda la striscia positiva che dura da sei giornate, da quando l’Europa League — che molto chiede e poco dà — è uscita di scena (a dire il vero a uscire di scena è stata la Fiorentina). La seconda è la maniera ricorrente con cui la squadra riesce a sfruttare il finale per cambiare il risultato. Anche ieri la Fiorentina ha segnato a un soffio dal 90’ e avrebbe potuto vincere al 94’. Questo puntuale ripresentarsi dei gol allo scadere può essere attribuito alla sorte benigna, se si vuole essere sbrigativi nel giudizio, oppure, più serenamente, a una qualità atletica e di temperamento che emerge quando la stanchezza appesantisce più gli avversari. Il lato curioso è che i viola, ormai quasi leggendari per la lentezza della manovra, diventano essenziali e rapidi quando il tempo stringe. Si può anche discutere sulle scelte di Paulo Sousa, perché Milic è modesto, Sanchez non è un terzino, Ilicic è sfiorito e via dicendo, ma vale la pena rimpiangere Salcedo, Maxi Olivera e Cristoforo? Sousa è spesso troppo originale nelle scelte, ieri qualche cambio forse poteva essere fatto prima (Chiesa e Saponara), ma anche per lui, il giudizio si basa sulla prestazione di squadra che è stata la migliore degli ultimi tempi contro un avversario in gran forma. Kalinic e Babacar, la cui aria indolente lascia ogni tanto un provvidenziale spazio a spunti decisivi, hanno giocato senza togliersi spazio proprio per la posizione, in teoria sconveniente, di centravanti arretrato di Kalinic che comunque spuntava al momento giusto per concludere. Una buona Fiorentina, ne ricordiamo poche migliori di questa nel corso del campionato.