Corriere Fiorentino

Baba spinge per l’Europa (anche più di Sousa)

Il bomber: «Bisogna crederci». Il mister: «L’obiettivo è migliorars­i»

- Michela Lanza

«Qui c’è poco spazio, era già successo un’altra volta che finissi in campo». Paulo Sousa spiega così la sua corsa quasi incredula verso Babacar, il ragazzo che quando gioca segna e ancora una volta ha finito per togliere le castagne dal fuoco alla Fiorentina.

Uno slancio di gioia per un punto che, soprattutt­o dopo la sconfitta dell’Inter a Crotone, risulta più utile di quello che poteva sembrare. Perché l’Europa resta comunque lontana ma non irraggiung­ibile,ed è già un traguardo visto l’andazzo che nei primi mesi dell’anno aveva preso la squadra del portoghese. Che pure nonostante il pericolo scampato e il «patto per l’Europa» siglato in sala stampa qualche settimana fa insieme a Corvino e Gonzalo Rodriguez sceglie i toni bassi, quasi a voler mettere le mani avanti: «Non siamo una squadra costruita per rincorrere l’Europa, ma che deve essere competitiv­a. Nessuno aveva come obiettivo, almeno all’inizio dell’anno, quello di pensare all’Europa. Sappiamo che ci sono squadre che hanno molta più qualità, ma abbiamo dimostrato di poter vincere e metteremo in campo questo spirito fino alla fine per essere sempre competitiv­i».

E il buon esempio arriva proprio da alcuni dei suoi giocatori. Come quello di Babacar, che ha altre idee sulla corsa al sesto posto e sull’obbligo della Fiorentina di provarci fino alla fine: «Certo che sì, se non abbiamo in testa questo traguardo appendiamo le scarpe ed andiamo a casa. Abbiamo questo obiettivo, abbiamo dei giocatori che vorrebbero tutte le squadre, dobbiamo essere più determinat­i per andare avanti». Ci pensa il senegalese insomma a prendere sulle spalle le ambizioni della società e della tifoseria. Non una sorpresa per la verità, visto il legame tra Babagol e la maglia viola nonostante le scelte di Sousa (che lo ha sempre impiegato col contagocce) e tante critiche ingenerose piovute in passato. Le cose a giugno però cambierann­o e il numero 30 sta facendo di tutto per farsi trovare pronto quando la Fiorentina dovrà scegliere l’attacco del futuro: «Vorrei giocare di più, a tutti piacerebbe farlo. Ho 24 anni, aspetto un altro anno fino a 25, poi però avrò bisogno di trovare continuità. Mi piacerebbe che a darmi più fiducia fosse la Fiorentina, anche se la società mi sta già dando tutto. So di avere davanti un attaccante che sta facendo benissimo». Che ieri però è finito in panchina proprio per far posto al senegalese. Una scelta di Sousa che ha tenuto fuori anche Chiesa e invece impiegato Berna: «Quando prendo una decisione — spiega il portoghese — lo faccio sempre con l’intento di vincere la partita. Sapete che con me i giocatori che non si allenano durante la settimana, hanno meno possibilit­à di giocare dall’inizio. E Kalinic si è allenato metà settimana. Sono comunque contento della partita perché meritavamo di vincere per le occasioni è l’atteggiame­nto avuti. In fondo abbiamo fatto due gol, preso due pali e giocavamo contro una squadra in salute, bene organizzat­a, per giunta spinta dai suoi tifosi».

 ??  ?? L’esultanza sotto lo spicchio di Marassi dedicato ai tifosi viola, dopo il gol del pareggio della Fiorentina arrivato a due minuti dalla fine
L’esultanza sotto lo spicchio di Marassi dedicato ai tifosi viola, dopo il gol del pareggio della Fiorentina arrivato a due minuti dalla fine
 ??  ?? Paulo Sousa anche ieri ha sorpreso per le scelte iniziali di formazione La Fiorentina comunque continua a essere in corsa per l’Europa
Paulo Sousa anche ieri ha sorpreso per le scelte iniziali di formazione La Fiorentina comunque continua a essere in corsa per l’Europa

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