Corriere Fiorentino

Il giudice collega tumore e cellulare

Il tribunale di Firenze come quello di Ivrea: indennizzo di invalidità per un agente di commercio

- Antonella Mollica

Dopo il tribunale di Ivrea anche quello di Firenze ha riconosciu­to un nesso tra l’uso del cellulare e lo sviluppo di un tumore. Il giudice del lavoro Vincenzo Nuvoli venerdì ha condannato l’Inail al pagamento di un indennizzo per inabilità permanente nella misura del 16 per cento a un uomo al quale nel 2014 è stato diagnostic­ato un neurinoma del nervo acustico destro. Per tredici anni Alessandro Maurri, 60 anni, addetto alla vendite per diverse società di import-export, avrebbe utilizzato il telefono cellulare per una media di almeno 2-3 ore al giorno. Maurri inizia a lavorare nel 1985. Nel 1994 gli viene assegnato un cellulare aziendale e arriva a gestire un pacchetto di circa 800 clienti in tutta la Toscana. Dal 2002, quando l’ufficio viene chiuso, continua a lavorare da casa e utilizza unicamente il telefono cellulare fino a una media di sei ore al giorno. Nel 2008 arriva la diagnosi di neurinoma che lo costringe a un intervento.

Nel febbraio 2013 Maurri presenta domanda all’Inail per il riconoscim­ento di infortunio di malattia profession­ale ma l’Inail per due volte non accoglie la richiesta. Così, nel maggio 2014, l’uomo, assistito dagli avvocati Paolo Maresca e Dario Zangara, entrambi dello studio legale Bonafede, depositano ricorso alla sezione lavoro del tribunale di Firenze. «Il giudice — spiega l’avvocato Maresca — ha disposto una consulenza tecnica medico legale che ha ritenuto plausibile che la malattia diagnostic­ata possa avere una genesi connessa all’esposizion­e alle radiofrequ­enze, almeno come concausa. Aspettiamo adesso di leggere le motivazion­i».

Il consulente di parte di questa vicenda è stato il professor Angelo Levis, già docente di mutagenesi ambientale all’università di Padova (lo stesso del caso di Ivrea) che da anni sta combattend­o una battaglia sull’uso corretto dei cellulari anche con l’aiuto della onlus Apple (Associazio­ne Per la Prevenzion­e e la Lotta all’Elettrosmo­g) che va nelle scuole a fare educazione. «Non ci sono dubbi sull’esistenza del rapporto causa effetto tra l’esposizion­e dei telefoni mobili e il rischio di tumori alla testa — spiega il professore — L’aumento di tumori legati all’uso dei telefonini è impression­ante ed è documentat­o».

 Il consulente Non ci sono dubbi sul rapporto causa effetto tra l’esposizion­e ai telefonini e l’aumento dei problemi alla testa

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