Sulle strade dell’America
Il Paese ospite Vecchio West, musica country, Harley Davidson, atmosfere alla «Happy Days» La Mostra dell’Artigianato viaggia tra i simboli che hanno influenzato generazioni di europei
L’America e l’Europa, due mondi che si parlano e, da sempre, contaminano la creatività con le rispettive suggestioni. Le moda western ieri e quella dei concerti alla Coachella oggi, i racconti dei poeti beat come Jack Kerouac e la storia autentica dei Nativi delle Pianure con tutto il corollario di copricapi piumati, frecce e tende fino al mito delle moto simbolo della libertà e del viaggio, sono i simboli che hanno influenzato e influenzano dagli anni Cinquanta intere generazioni europee.
Un universo contaminato di colori, suoni e prodotti d’Oltreoceano a cui l’edizione numero 81 della Mostra Internazionale dell’Artigianato rende omaggio scegliendo come ospite d’onore gli Stati Uniti. «Una terra immensa e multiforme — racconta Stefano Maria Cruciani di Messico e Nuvole, tra i principali importatori nazionali di prodotti hand madea stelle e strisce a cui Firenze Fiera ha affidato il delicato compito di curare gli oltre 500 metri quadrati del Padiglione Spadolini — che, con i nostri stand, gli ospiti e le attività dedicate vogliamo rievocare in modo suggestivo ma mai scontato. Con un occhio particolare all’epopea del vecchio West, dove le tradizioni Native Americane e Ispaniche vivono assieme alla moderna cultura Anglo, vogliamo regalare a chi verrà a trovarci un viaggio immaginario sulla Route 66». Ad accogliere i visitatori nel piazzale davanti al Padiglione Spadolini la musica country, blues, swing dei Tex Roses. «Rigorosamente dal vivo questa incredibile coppia di artisti che si divide tra Roma e Tenerife — spiega Cruciani — è capace di suonare più strumenti in contemporanea a bordo di un Truck attrezzato di tutto punto». Poco più in là un’installazione altrettanto scenografica. «Abbiamo pensato a un American Diner stile anni ‘50 (pronto a servire il meglio del menu Usa a base di hamburger milkshake e cheesecake) con esposizione di auto dell’epoca. Sarà un po’ come vivere ai tempi di Happy days — continua Cruciani. E mentre solo per domenica 30 aprile a partire dalle ore 11 gli appassionati di Harley Davidson potranno godere di un incredibile raduno di moto Custom, tutti i giorni i visitatori potranno visitare alcuni tepee indiani. «Le tende originali in tela nautica antica e legni di betulla perfettamente agibili dove entrare magari per un selfie sono messe a disposizione da Tatanka di Roma — continua Cruciani — e sempre questo importante importatore nel cortile interno del Padiglione Spadolini firma un simulatore di Rodeo con cui grandi e piccini potranno divertirsi». Nella rievocazione fatta di animazione in stile Usa non mancano i prodotti dell’artigianato locale americano. «Si tratta di oggetti diversi dal nostro tipo di hand made, il valore dell’unicità è comunque garantito dalla difficile riproducibilità dei capi come dalla confezione degli stessi». Al piano inferiore dello Spadolini tra perfomance di balli country ed esibizioni rockabilly Messico e Nuvole ha così ideato diverse aree di prodotto pronte a solleticare l’immaginario collettivo made in Usa. Per gli appassionati di accessori uno stand di bigiotteria originale Navajo in argento e turchese, le riproduzioni dei tipici manufatti indiani ma anche stivali e cappelli western, camicie hawaiane e t-shirt in edizione limitata. «Questi ultimi — spiega Cruciani — sono forse gli aspetti più conosciuti dell’America moderna». Ed ecco stivali in cuoio e cappelli in foglia di palma, le camicie da rodeo disegnate in Texas con decorazioni alla John Wayne, e poi le magliette «soprattutto da donna» con ricami di paillettes e le quasi introvabili camicie hawaiane. «Quelle realizzate da un’unica pezza stampata con bottoni in noce di cocco e taschino laterale invisibile». Né mancano attrazioni e prodotti per i bimbi. «Magliette con i simboli degli animali della tradizione Indiana come il lupo, l’orso e l’aquila e autentici acchiappa sogni (tipico amuleto notturno Navajo che trattiene i sogni belli nella rete e lascia andare via quelli che non vuoi ricordare) decorati con turchese, osso e argento».
Un diner stile anni ‘50 a base di hamburger e milkshake, per pensare un po’ anche a Fonzie