Da Filistrucchi a Moleria Locchi: tutta la vitalità delle imprese storiche
È un gran debutto. Tra gli espositori provenienti da tutto il mondo alla Mostra Internazionale dell’Artigianato ci sono anche — e per la prima volta — sette esercizi storici fiorentini, che hanno un piccolo stand nel padiglione Cavaniglia con alcune creazioni simbolo del meglio del fatto a mano. Si ammirano le parrucche di Filistrucchi, la più antica bottega di Firenze, tramandata di padre in figlio per ben nove generazioni dal 1720, le cornici lavorate a mano della Bottega D’arte Maselli, gli astucci e le scatole personalizzate di ogni forma e colore e decorate su carta, cartone, pelle e raso, firmate Isor Carta e gli argenti di Pagliai. Ecco ancora i tessuti della Fondazione Arte Della Seta Lisio, istituita nel 1971 ereditando la tradizione storica della Manifattura Arte della Seta del 1906, i calici, i vasi in vetro e cristallo della Moleria Locchi, i gioielli creati da oltre un secolo dagli orafi della Bottega d’Arte Pestelli che hanno fatto impazzire i reali di tutto il mondo, dal Vice Re d’Egitto a Casa Savoia. «L’obiettivo della nostra presenza è quello di mettere in mostra la tradizione fiorentina, evidenziando la vitalità delle imprese storiche e la capacità dei nostri artigiani, chiamati a confrontarsi con le esigenze sempre diverse dei mercati ma rimanendo fedeli a quelle tecniche tramandate di generazione in generazione di cui sono custodi» dice Gherardo Filistrucchi, presidente dell’associazione Esercizi Storici Fiorentini, che riunisce più di sessanta aziende storiche fiorentine formate da artigiani, commercianti, attività ricettive, della ristorazione e dell’enogastronomia «che hanno deciso di riunirsi al fine promuovere, qualificare, tutelare e valorizzare le proprie attività».