Cucine, soggiorni, complementi d’arredo per l’abitazione ideale
In cerca di nuove idee per la casa, di tendenza e qualità? Nei padiglioni Rastriglia, Arsenale, Fureria e Basilica, torna la mostra dell’arredo e dei servizi per la casa, Casa In & Out. Sempre più in grande, come racconta il responsabile organizzazione e promozione Sicrea Piero Vannucci: «In occasione della nostra terza edizione sono raddoppiati gli espositori e gli spazi. Siamo in crescita esponenziale, grazie alla partecipazione sempre più numerosa di ditte importanti e grandi aziende». Ogni espositore ha un vero e proprio spazio abitativo, creando così un insieme di stanze dove potersi muovere come in una vera grande casa. Cucine, soggiorni, camere da letto, bagni, esterni con complementi d’arredo, accessori, tecnologie per la casa, il tutto accomunato dall’artigianalità e dall’attenzione all’ambiente. Con un occhio di riguardo anche per le novità e i pezzi più particolari come i mobili a La Fiat 500-barbecue, a destra la mostra delle case più incredibili del mondo scomparsa, che con un clic finiscono letteralmente nel soffitto. O l’OrtoCucina di Ask Cucine con impianto di irrigazione. Oppure le macchine che diventano complementi d’arredo. Sta destando molto interesse, ad esempio, lo spazio del marchio Rhibo, storica azienda torinese che produce componenti per autovetture, carrozzeria di autoveicoli e che trasforma parti di auto in scrivanie, mobili tv. E c’è persino una Fiat 500 trasformata in barbecue. Ma non è finita qui. Lungo il passaggio dell’Arsenale viene proiettata la video installazione Istruzioni per l’uso, una serie di filmati dove attori professionisti utilizzano in modo creativo oggetti di arredo. «Possono farlo in modo convenzionale, come usare una moka per preparare un caffè, o in modo inusuale secondo la loro interpretazione personale», sempre le parole di Piero Vannucci. «L’oggetto prende vita nelle nostre mani. E noi abbiamo voluto unire l’arredo con il gioco». Ad arricchire il percorso la mostra Più uniche che rare con le immagini delle case più incredibili al mondo come la casa «antropomorfa» di Gaudì o le case cubiche di Piet Blom a Rotterdam. «Oltre alla curiosità abbiamo voluto unire la cultura generale». Con il coinvolgimento del pubblico: ai visitatori verrà consegnata una scheda per poter votare le costruzioni preferite, e ogni giorno verrà estratto un fortunato che vincerà una cena per due in un noto ristorante fiorentino, da consumarsi nel periodo della Mostra dell’Artigianato.
«Babbo, a voi ha portato fortuna, torniamoci, magari porta fortuna anche a me». Parola di Alessandro Penko, col fratello Riccardo l’ultima generazione della storica bottega orafa fiorentina di via Zannetti a due passi dal Battistero. E davanti a una richiesta così lui, Paolo Penko, non ha avuto scelta: «Fra l’altro Riccardo ha 22 anni, la stessa età che avevo io quando mio padre Carlo mi portò a fare la mostra in cui già suo padre Piero esponeva dall’undicesima edizione. Erano altri anni: prendevamo 4 stand, 30 vetrine alla volta. Trovavamo un sacco di nuovi clienti: anni dopo tornavano con i bigliettini presi alla mostra». E ora tocca a loro: «Da settimane lavorano in bottega alle loro creazioni: allo stand (nello spazio di Confartigianato e Artex, ndr), portano alcuni nostri classici insieme a cose nuovissime, o a pezzi storici di cesello rivisitati con pietre in colore. Per me è un’emozione: Alessandro ha studiato marketing digitale e sta rinfrescando la bottega, Riccardo, quasi 18 anni, frequenta il liceo artistico e già firma alcuni pezzi. Io ci sarò per dare una mano, ma non metto bocca, mi hanno detto: “ce ne occupiamo noi”». Riccardo e, a destra, Alessandro Penko