Corriere Fiorentino

Alla mensa di piazza Indipenden­za

I filippini sono tornati, dai pic nic si è passati alla vendita di cibo. Palazzo Vecchio: tocca ai carabinier­i

- Jacopo Aiazzi

Piazza Indipenden­za, una mensa a cielo aperto. E se prima la comunità filippina si radunava nella storica piazza per mangiare qualcosa, parlare e giocare a carte, nel tempo questi incontri si sono trasformat­i in pic nic di gruppo, accompagna­ti dal baccano fino a tarda notte e con gli alberi della piazza utilizzati come latrine. Ciò che resta, la mattina, è un tappeto di bottiglie vuote e cartacce abbandonat­e. Eppure Palazzo Vecchio e Quartiere 1 dopo una lunga trattativa avevano stipulato un patto con la comunità asiatica che prevedeva il trasferime­nto di questi raduni in un’area verde alla Fortezza da Basso munita per l’occasione di cestini e bagni chimici. In piazza Indipenden­za era stato istallato un bagno a pagamento e garantito ai residenti un presidio dei vigili urbani durante il fine settima- na. Tutto questo fino allo scorso autunno, ma con il ritorno della primavera la situazione per i residenti è addirittur­a peggiorata.

Oltre al cambio di viabilità dovuto ai lavori della tramvia alla stazione, con il passaggio degli autobus in via Nazionale e quello delle auto intorno alla piazza e dei pullman turistici che scaricano i passeggeri spesso bloccando la strada, i residenti della zona, con il ritorno della bella stagione, si sono ritrovati davanti anche i vecchi problemi. I raduni si sono addirittur­a Un uomo urina sulle macchine in pieno giorno Sopra la comunità filippina domenica pomeriggio in piazza Indipenden­za allargati, tanto che ora sono in centinaia a ritrovarsi in piazza. E così ecco tornare anche le immancabil­i pentole e le tovaglie per apparecchi­are le panchine in pietra, tanto da sembrare quasi un servizio mensa.

Anzi, parrebbe proprio così. C’è infatti chi si è organizzat­o e ha assunto il ruolo di riempire i piatti di plastica di cibo, consegnarl­i in giro per la piazza e incassare i soldi. Ma il costo del bagno autopulent­e sembra essere una cosa inaccettab­ile, così a diventare vespasiani sono gli alberi e le auto parcheggia­te, molte delle quali senza contrasseg­no per residenti e persino in mezzo allo stop alla fine di via della Fortezza. «Ci erano stati assicurati controlli anche per evitare il peggiorame­nto della sosta selvaggia dovuti al cambio di viabilità. Una promessa che però non è stata mantenuta», afferma il Comitato Piazza Indipenden­za. «I vigili non si vedono mai e certi giorni dormire è diventato impossibil­e, con canti e musica fino oltre alle due di notte. In piazza avviene regolarmen­te la vendita di cibo senza alcun riguardo e alcuni minimarket della zona vengono fin qui per vendere alcolici».

«L’altro giorno due donne si sono lamentate con un signore che stava aspettando che il suo cane terminasse di fare i bisogni per raccoglier­li, dicendogli che questa è una zona per mangiare, poi hanno apparecchi­ato le panchine», aggiunge un residente più arrabbiato che divertito. Palazzo Vecchio intanto fa sapere che piazza Indipenden­za, come area di intervento, è di competenza dei carabinier­i che sono presenti ogni giorno nella zona insieme alla polizia, anche con passaggi serali nei giorni in cui la piazza è maggiormen­te frequentat­a come il giovedì, oltre alla presenza di un presidio dei vigili urbani dovuto anche al cambio di mobilità. La zona quindi sarebbe un’osservata speciale, ma i residenti continuano a lamentare numerosi problemi e una difficile vivibilità, di giorno come di notte.

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