Una panchina al ballottaggio
Chi sarà il nuovo allenatore della Fiorentina? Per adesso sembra favorito il mister del Sassuolo La decisione finale sarà presa entro fine mese. Ecco i punti di forza (e le debolezze) dei due candidati
Un mese per incastrare tutto. Dal puzzle delle panchine, fino all’ingarbugliata situazione di classifica che (attualmente) rende quasi impossibile ogni pronostico. Per la Fiorentina sarà un maggio tosto e nello stesso tempo bello da vivere, nel quale il dg Corvino sarà impegnato sul fronte mercato, nel mantenere alta la concentrazione della squadra in vista della volata europea (a proposito, l’appello viola contro la squalifica di Kalinic sarà discusso giovedì) e soprattutto sulla questione allenatore. Nella corsa a due tra Di Francesco e Pioli (con Mazzarri possibile outsider), l’attuale mister del Sassuolo sembra decisamente aver sorpassato il rivale. Di Francesco, nonostante le smentite, ha già avuto un contatto diretto con la Fiorentina e sarebbe pronto a dire sì senza remore. Di ieri tra l’altro la notizia che l’Inter ha rinnovato la piena fiducia in Pioli. Nel comunicato di Suning, si definisce «eccezionale» il lavoro fatto dall’allenatore e si punta il dito contro i giocatori per «l’inaccettabile sconfitta con la Fiorentina». Pioli, che dopo Firenze era pronto a dimettersi, incassa così «piena fiducia» e da oggi porterà in ritiro la squadra. Difficile, anzi impossibile, che possa curarsi degli affari viola nelle prossime settimane. Un indizio in più che spinge i viola verso Di Francesco, anche se prima degli annunci, servirà convincere il patron del Sassuolo Squinzi. Di Francesco ha un contratto fino al 2018, con relativa clausola rescissoria fissata a 3 milioni. La diplomazia è al lavoro, ma per ammorbidire Squinzi occorrerà trovare il sostituto (Semplici?) e un modo (forse cedendo al Sassuolo un giocatore viola) per stringersi la mano senza strascichi. Di certo i Della Valle non vogliono far torti a nessuno, tanto meno all’ex presidente di Confindustria.