«Il precedente? Ma allora il M5S non era ancora vincente...»
«La presenza di Grillo al Teatro Romano a noi non torna. Grillo fa politica anche nei suoi spettacoli e non ne fa mistero». Emanuele Vannucci è il segretario del Pd di Fiesole. E si schiera contro la scelta di inserire il comico genovese e leader Cinquestelle nel cartellone dell’Estate Fiesolana. «So che l’organizzazione non è del Comune, ma ci chiediamo se Ravoni abbia avuto in qualche modo voce in capitolo in questa decisione».
Vannucci, cosa c’è di male a concedere il Teatro Romano a Beppe Grillo?
«Rispondo con una domanda. Se ci fosse stato un festival a Bagno a Ripoli o a Campi Bisenzio, o in qualche altra realtà amministrata dal Pd, Massimo Gramigni (di Prg, una delle società che organizzano l’Estate, ndr) avrebbe proposto Grillo? Io non credo. Non a caso va a Livorno (domani sera, ndr) che è amministrata dal M5S».
Quindi viene a Fiesole a causa del sindaco Ravoni? «Ravoni non è grillina, certo, ma è chiaro che con lei alla guida di Fiesole diventa un ventre molle in cui politici come Grillo possono trovare spazio». Però Grillo al Teatro Romano c’è già stato nel 2011, e a portarcelo fu il Pd.
«Sì, ma allora il M5S era ai primi vagiti».
Alle amministrative 2011 si era presentato in 18 capoluoghi su 23.
«Vero, e vinse anche a Parma, ma la sua parabola politica non era chiara. Ancora era difficile da inquadrare, e non si poteva escludere che sarebbero state possibili convergenze a sinistra. Non era ancora entrato in piena conflittualità col Pd».
In quell’occasione definì Renzi un «ebetino».
«Il punto è che il M5S all’epoca poteva essere una delle tante esperienze politiche che nascono e scompaiono nel giro di qualche anno. Ora invece è una realtà politica nazionale di primo piano. Ora è diventato vincente».
Ravoni avrebbe dovuto fare questo calcolo?
«Quando si parla di decisioni metropolitane, noi del Pd di Fiesole siamo sempre poco considerati, perché gli altri sindaci Pd considerano Ravoni un interlocutore affidabile. Se vuole continuare ad esserlo deve prendere le distanze dalla decisione di portare Grillo a Fiesole».