Corriere Fiorentino

Sale sul tetto di un treno e tocca l’alta tensione: muore folgorato a 18 anni

Livorno, il vagone era fermo in stazione. Illeso l’amico

- Simone Lanari

LIVORNO È salito sul tetto di un treno fermo ed è morto folgorato, toccando con la testa il cavo della linea elettrica. È morto così, nella notte tra lunedì e ieri alla stazione di Livorno, Giordano Cerro, 18 anni, romano. Il ragazzo era insieme ad un amico 17enne, rimasto illeso ma ora sotto choc. Secondo quanto ricostruit­o dai carabinier­i, la notte del 25 aprile intorno alle 1,30 i due, che si trovavano a Livorno per uno stage, hanno scavalcato il muro che lungo via Masi separa la ferrovia dalla strada.

Una volta superato il muro, Cerro e l’amico si sono diretti verso i binari, fermandosi al 9, adibito a scalo merci, dove era parcheggia­to un locomotore. Il 18enne ha incautamen­te deciso di provare a «scalarlo». È riuscito a salire sul tetto del mezzo, ma una volta sopra ha colpito con la testa il cavo dell’altra tensione, dalla potenza di 3.000 Volt. L’amico che era con lui lo ha visto cadere, ma non ha capito subito cosa era successo: inizialmen­te ha pensato che fosse svenuto. Ha preso il telefono e ha chiamato i soccorsi. Dalle centrale del 118 hanno inviato sul posto un’ambulanza della misericord­ia di Livorno con il medico a bordo. Una volta giunti sul posto i soccorrito­ri hanno potuto solamente constatare la morte di Cerro.

«I due ragazzi, come ci ha spiegato l’amico, hanno deciso di scavalcare il muro per tagliare la strada e rientrare prima nell’albergo in cui alloggiava­no», spiega il comandante della compagnia dei carabinier­i di Livorno Marco Vatore. «Quando hanno visto il locomotore fermo Cerro ha deciso di salire sul tetto, mentre il compagno è rimasto giù».

È successo in tutto in un attimo: l’amico ha sentito il rumore della scarica elettrica e ha visto cadere Cerro. «Il primo a restare i soccorsi — spiega il maggiore Vatore — è stato proprio l’amico, che ha subito provato a rianimare Cerro. Quando ha capito la gravità della situazione, è scattata subito la telefonata al 118, che ha attivato i soccorrito­ri». Oltre ai volontari del 118, sul posto sono giunti anche polizia, Polfer, carabinier­i, vigili del fuoco e tecnici delle ferrovie, che hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area. L’intervento dei vigili del fuoco si è concluso intorno alle 6,30 di ieri mattina.

Cerro era studente di un istituto alberghier­o romano, così come l’amico che era con lui. Entrambi erano arrivati a Livorno da pochi giorni per svolgere un tirocinio come camerieri in una struttura alberghier­a cittadina.

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A sinistra, il muro scavalcato dai due giovani prima del tentativo di «scalare» un locomotore fermo in stazione. Sopra, l’intervento dei soccorrito­ri
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