Corriere Fiorentino

E i migranti hanno il volto di Gesù

In San Lorenzo il viaggio nel sacro degli artisti contempora­nei, da Aceves a Pisano

- Edoardo Semmola

«Seguitemi, vi farò pescatori di uomini»: Matteo 4,18-22. Versetto che l’artista messicano Gustavo Aceves interpreta con una suggestion­e tra l’annegament­o e il lasciarsi andare all’inevitabil­e, con Gesù e i 12 apostoli in barca che, come migranti, quasi scompaiono, asciugati, ridotti in polvere, nel pavimento della cripta di San Lorenzo in un letto di resina e sabbia. «Non ti arrendere, ribellati» sembra risponderg­li da una sala accanto un altro Cristo, questa volta a tecnica mista su carta, realizzato dal siciliano Tano Pisano con un copricapo arabo, lineamenti mediorient­ali e il giubbotto salvagente arancione acceso di chi sta attraversa­ndo una «passione» lunga quanto la traversata del Mediterran­eo. In mezzo a loro una sorta di Giano bifronte in marmo di Carrara: da una parte il volto di Maria, dall’altra il corpo di Gesù trafitto dalla lancia di Longino. Che non è altro se non un tubo arrugginit­o che il cattolicis­simo ancorché siriano classe 1980 Elias Naman ha scolpito a mano partendo da un blocco reso «inutilizza­bile» proprio a causa della presenza del «brutto» pezzo di tubatura, che lui ha saputo rendere protagonis­ta della crocifissi­one. Tre esempi, tre opere inedite. Che ci portano a una domanda: cosa significa la parola «sacro», oggi, nell’arte? Come ha declinato il tema della religione — o meglio il percorso spirituale di un individuo — l’ultima parte del Novecento tra lavori in bronzo, marmo, su tela, o addirittur­a in ghisa, terracotta, resina e sabbia? Un’interessan­te risposta a queste domande la offre la basilica di San Lorenzo dove fino al 15 giugno il gallerista di Pietrasant­a e parrocchia­no (di San Lorenzo) Vincenzo Nobile ha allestito insieme a monsignor Marco Viola le 105 opere

di 11 diversi artisti contempora­nei che compongono la mostra Il cammino dell’uomo tra

arte e fede. Undici «spazi scenici» si dividono il Salone Donatello, uno per artista – da Ugo Guidi a Igor Mitoraj, dagli anni Settanta ai giovani oggi in attività – con un dodicesimo, che lui chiama «spazio di Giuda», che sta a metà tra tutti gli altri, confondend­osi tra loro, mettendoli in dialogo. Il sagrato della basilica mostra già la strada che si andrà a percorrere scendendo poi giù nella cripta: Anatomico che cammina, scultura in bronzo di Novello Finotti, è «il manifesto» di questa mostra perché «indica il cammino, la caduta, la depression­e, e infine lo sforzo di rialzarsi anelando a qualcosa di più grande, misterioso, a cui si guarda volgendo gli occhi al cielo e che io chiamo Dio ma ognuno può chiamarlo come vuole». Così spiega Nobile le 22 coppie di gambe che sembrano rileggere in chiave «di sofferenza» la celebre sequenza di rappresent­azione della scimmia che si evolve nell’homo sapiens.

Troviamo il Giovanni Michelucci degli inizi e quello dei cento anni, l’ateo Lorenzo D’Andrea che dipinge angeli come nuvole, l’olandese Daphné Du Barry con la sua

Mad delen a penitente dalla prorompent­e sensualità, i migranti perduti di Vezio Moriconi, Bruto Pomodoro e altri ancora. Il tema del sacro è affrontato, come spiega Antonio Paolucci nel catalogo citando Papa Paolo VI, come qualcosa che «stupisce di fronte al miracolo del Vero visibile, quando si pone di fronte ai supremi interrogat­ivi della vita, della morte, dell’altrove, quando si accosta all’immenso enigma dell’animo umano».

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«Seguitemi, vi farò pescatori di uomini» è il titolo dell’opera di Gustavo Aceves, che rappresent­a Gesù e gli apostoli in barca come i migranti
 ??  ?? Un dettaglio dell’opera in resina e sabbia di Gustavo Aceves. L’artista messicano vive e lavora a Pietrasant­a e ha realizzato quest’opera per la mostra fiorentina
Un dettaglio dell’opera in resina e sabbia di Gustavo Aceves. L’artista messicano vive e lavora a Pietrasant­a e ha realizzato quest’opera per la mostra fiorentina
 ??  ?? Sul sagrato della basilica di San Lorenzo l’opera «Anatomico che cammina» di Novello Finotti
Sul sagrato della basilica di San Lorenzo l’opera «Anatomico che cammina» di Novello Finotti
 ??  ?? Elias Naman, «La Lancia di Longino». Da una parte il volto di Maria, dall’alta il corpo trafitto di Gesù
Elias Naman, «La Lancia di Longino». Da una parte il volto di Maria, dall’alta il corpo trafitto di Gesù
 ??  ?? Daphné Du Barry, «Adamo ed Eva»
Daphné Du Barry, «Adamo ed Eva»
 ??  ?? Il «Cristo» di Tano Pisano ha il copricapo arabo, lineamenti mediorient­ali e il giubbotto salvagente arancione
Il «Cristo» di Tano Pisano ha il copricapo arabo, lineamenti mediorient­ali e il giubbotto salvagente arancione

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