Corriere Fiorentino

IRIS IN FIORE NEL GIARDINO DI TUTTI

Fino al 21 maggio si possono ammirare i meraviglio­si fiori simbolo di Firenze Viola, rosa, gialli, arancioni e tra le novità un esemplare giapponese Torna il concorso internazio­nale dedicato alle migliori varietà della pianta

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Se le piante potessero muoversi e parlare, sarebbero gli iris ad aprire il cancello del giardino che dal lato est del Piazzale Michelange­lo digrada verso l’Arno, perché sono proprio questi bellissimi fiori che decidono quale sia il momento per accogliere il pubblico ad ammirare la loro fioritura. Per questo Il Giardino dell’Iris ha aperto al pubblico ieri e lo rimarrà fino al 21 maggio, seguendo i tempi della natura. All’ingresso, le signore della Società Italiana dell’Iris, sembrano uscite da un quadro inglese dell’800, con i loro pot pourri, i sacchettin­i di lavanda, che vendono insieme a libri, cartoline e saponi, piccole entrate che, insieme alle offerte, servono per la manutenzio­ne del Giardino, che la Società gestisce fin dal 1959. Insieme a loro, i volontari degli Angeli del Bello e i ragazzi di Trisomia 21. «È un regalo che facciamo a Firenze, perché il simbolo che sta sul Gonfalone è un iris, anche se tutti lo chiamano erroneamen­te giglio». Unico orto botanico in Europa dedicato a questo fiore, il Giardino dell’Iris accoglie tante specie e offre una varietà di colori indescrivi­bile, dal viola pallido al rosa, al giallo, all’arancione, con abbinament­i e sfumature diverse su ogni petalo. In un percorso che si snoda Da sapere il Giardino dell’Iris di Firenze è l’ unico orto botanico in Europa dedicato a questo fiore che è anche il simbolo della città. La nascita del Giardino risale al 1954, per ospitare un concorso internazio­nale per le migliori varietà della pianta, il «Premio Firenze» (accanto gli iris viola nel pieno della fioritura, foto: Cambi/Sestini) su oltre due ettari di terreno, già dal primo giorno di apertura il giardino si è animato di tantissime persone, fiorentini, turisti, giovani anziani, famiglie e tanti bambini incuriosit­i dalle «strane forme dei fiori». Padrona di casa è la «iris barbata», che deve il suo nome alla «barba» sul fiore. La si può ammirare in tutto il giardino, negli spazi più soleggiati perché, come dicevano una volta i contadini: «Le iris barbate vogliono sempre la gobba al sole». Un raro esemplare di «iris- florentina», con il suo colore bianco venato di azzurro, fa capolino da un’aiola e, più avanti ci sono le fioriture pronte ad essere giudicate per il concorso internazio­nale per le migliori varietà della pianta, il «Premio Firenze», per ospitare il quale il quale il giardino nacque nel 1954. Quest’anno, si è aggiunta una nuova collezione

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