Abusivi per protesta contro gli abusivi
A giugno in Consiglio le modifiche al regolamento della municipale, poi le ordinanze
Esasperati, i negozianti di San Lorenzo hanno finto di vendere borse e cinture in strada, davanti ai loro negozi coperti da un muro quotidiano di abusivi. Durante la protesta urla, insulti e qualche spintone.
Firenze brucia le tappe e a poche settimane dall’entrata in vigore della legge Minniti sulla sicurezza, mentre si aspettano ancora le linee guida del Governo, la macchina di Palazzo Vecchio si è già messa in moto. Da dieci giorni l’assessore alla polizia municipale Federico Gianassi sta studiando come applicare i nuovi poteri offerti ai sindaci. «Prostituzione, accattonaggio, parcheggiatori abusivi, ubriachezza molesta sono i nodi che la legge Minniti ci permette di affrontare» spiega Gianassi.
I tempi saranno quelli «tecnici»: entro metà maggio in giunta arriveranno le proposte di modifica al regolamento di Polizia urbana in relazione alle novità contenute nel decreto. Entro il 10 giugno dovrebbero essere approvate in Consiglio comunale le modifiche al regolamento. Nei dieci giorni successivi saranno adottate le nuove ordinanze del sindaco. Questi atti indicheranno innanzitutto i luoghi di intervento.
Nel mirino finirà certamente tutta l’area Unesco (quella interessata da movida molesta, commercio abusivo e accattonaggio), il parco delle cascine e la zona di Novoli (che si trovano a fare i conti con la prostituzione) e piazza Libertà e piazzale Vittorio Veneto (per i parcheggiatori abusivi). Si parte da qui ma l’elenco potrebbe allungarsi in base a esigenze specifiche.
La novità introdotta dal decreto Minniti è che le nuove ordinanze, oltre alla sanzione amministrativa, prevedono per chi viola le norme l’ordine di allontanamento per 48 ore dal lungo in cui è avvenuta l’inosservanza. «Chi impedisce la libera accessibilità o la fruizione di aree e infrastrutture pubbliche — si legge nella norma — chi viene trovato in stato di ubriachezza, compie atti contrari alla pubblica decenza o esercita abusivamente l’attività di commerciante o di posteggiatore, paga con una sanzione amministrativa da cento a trecento euro e con l’allontanamento». In caso di inosservanza scatta il Daspo del questore per un periodo da sei mesi a un anno, quello che in queste ultime settimane è stato utilizzato per gli spacciatori di piazza Spirito.
Per l’attivazione di questa procedura è necessaria però l’approvazione delle linee guida da parte del ministero — che dovrebbe avvenire a breve — visto che bisognerà regolare i rapporti tra sindaco e questore e le modalità di emissione del Daspo. Indipendentemente dalle linee guida, comunque, il sindaco potrà adottare ordinanze urgenti sulle stesse tematiche anche se non potranno prevedere l’ordine di allontanamento e il Daspo.
Aspettando il Governo Per regolare i rapporti tra sindaco e questore e le modalità dei Daspo urbani serviranno le linee guida che il ministero non ha pubblicato