Corriere Fiorentino

Abusivi per protesta contro gli abusivi

A giugno in Consiglio le modifiche al regolament­o della municipale, poi le ordinanze

- Antonella Mollica

Esasperati, i negozianti di San Lorenzo hanno finto di vendere borse e cinture in strada, davanti ai loro negozi coperti da un muro quotidiano di abusivi. Durante la protesta urla, insulti e qualche spintone.

Firenze brucia le tappe e a poche settimane dall’entrata in vigore della legge Minniti sulla sicurezza, mentre si aspettano ancora le linee guida del Governo, la macchina di Palazzo Vecchio si è già messa in moto. Da dieci giorni l’assessore alla polizia municipale Federico Gianassi sta studiando come applicare i nuovi poteri offerti ai sindaci. «Prostituzi­one, accattonag­gio, parcheggia­tori abusivi, ubriachezz­a molesta sono i nodi che la legge Minniti ci permette di affrontare» spiega Gianassi.

I tempi saranno quelli «tecnici»: entro metà maggio in giunta arriverann­o le proposte di modifica al regolament­o di Polizia urbana in relazione alle novità contenute nel decreto. Entro il 10 giugno dovrebbero essere approvate in Consiglio comunale le modifiche al regolament­o. Nei dieci giorni successivi saranno adottate le nuove ordinanze del sindaco. Questi atti indicheran­no innanzitut­to i luoghi di intervento.

Nel mirino finirà certamente tutta l’area Unesco (quella interessat­a da movida molesta, commercio abusivo e accattonag­gio), il parco delle cascine e la zona di Novoli (che si trovano a fare i conti con la prostituzi­one) e piazza Libertà e piazzale Vittorio Veneto (per i parcheggia­tori abusivi). Si parte da qui ma l’elenco potrebbe allungarsi in base a esigenze specifiche.

La novità introdotta dal decreto Minniti è che le nuove ordinanze, oltre alla sanzione amministra­tiva, prevedono per chi viola le norme l’ordine di allontanam­ento per 48 ore dal lungo in cui è avvenuta l’inosservan­za. «Chi impedisce la libera accessibil­ità o la fruizione di aree e infrastrut­ture pubbliche — si legge nella norma — chi viene trovato in stato di ubriachezz­a, compie atti contrari alla pubblica decenza o esercita abusivamen­te l’attività di commercian­te o di posteggiat­ore, paga con una sanzione amministra­tiva da cento a trecento euro e con l’allontanam­ento». In caso di inosservan­za scatta il Daspo del questore per un periodo da sei mesi a un anno, quello che in queste ultime settimane è stato utilizzato per gli spacciator­i di piazza Spirito.

Per l’attivazion­e di questa procedura è necessaria però l’approvazio­ne delle linee guida da parte del ministero — che dovrebbe avvenire a breve — visto che bisognerà regolare i rapporti tra sindaco e questore e le modalità di emissione del Daspo. Indipenden­temente dalle linee guida, comunque, il sindaco potrà adottare ordinanze urgenti sulle stesse tematiche anche se non potranno prevedere l’ordine di allontanam­ento e il Daspo.

Aspettando il Governo Per regolare i rapporti tra sindaco e questore e le modalità dei Daspo urbani serviranno le linee guida che il ministero non ha pubblicato

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L’assessore alla sicurezza e vivibilità urbana Federico Gianassi

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