Sfida azzurra L’Empoli presenta il nuovo Castellani: «Noi prima dei viola»
al 55’ di Fiorentina-Inter è entrato in campo, in tanti tra i tifosi viola hanno fatto fatica anche a riconoscerlo. Colpa della nuova acconciatura con il codino e del fatto che non giocasse da quasi due mesi. Per questo il ritorno in campo di Carlos Salcedo non è passato inosservato. Anche perché i pochi minuti giocati (molto bene) e l’assist per il secondo gol di Babacar, hanno riaperto il dibattito. Giusto riscattarlo a fine stagione o rinunciare al difensore messicano? Il dibattito è ancora aperto. Il cartellino di Salcedo alla Fiorentina costerebbe 3,5 milioni circa da versare al Chivas, mentre i minuti totali giocati sono 1.332, un equivalente di 15 partite. Salcedo ha giocato un po’ terzino destro, un po’ centrale a destra nella difesa a tre e addirittura esterno a sinistra, esperimento (non proprio riuscito) di Sousa in casa del Milan. Fatto sta che il suo futuro è in bilico (la formula è prestito con diritto di riscatto). La cifra del suo cartellino rientra nei parametri del club, anche se il poco utilizzo lascia inevitabilmente qualche dubbio. Per il momento Corvino è comunque propenso al riscatto, ma la decisione arriverà tra poche settimane insieme al parere del nuovo tecnico. Potrebbe essere una valida alternativa per la nuova difesa viola, soprattutto se utilizzato nel suo ruolo naturale di difensore centrale e con un anno di esperienza in più in un calcio (e un ambiente) nuovo per lui. In attesa di conoscere i suo futuro, Salcedo potrebbe di nuovo essere protagonista in campo a Palermo. Sarà comunque una scelta obbligata quella di Sousa, costretto ancora a fare i conti con i problemi fisici di Gonzalo e Tomovic. Non è un segreto, infatti, che dopo il fallo da rigore commesso contro il Napoli a fine dicembre, la fiducia dell’allenatore nei confronti del 24 enne messicano sia diminuita e non poco. Tanto da preferirgli un centrocampista adattato (Sanchez) per quasi tutto il girone di ritorno. Adesso tocca a lui, amante del rap e della musica a tutto volume (pare sia lui a scegliere la play list nello spogliatoio) dare continuità al bel secondo tempo giocato contro l’Inter. Per convincere il Corvo e il mister che verrà.