Abusivi, ma per protesta La rivolta dei commercianti
Tensione in San Lorenzo, urla e spintoni. «Noi assediati»
Borse e braccialetti, quelli che vendono nei loro negozi li hanno messi su dei tavolini, nel cuore di San Lorenzo, tra via dell’Ariento e via Sant’Antonino, accanto al lampredottaio, davanti agli abusivi. Sono i commercianti nascosti dai banchi degli ambulanti, assediati fin sull’ingresso dei negozi dai tappetini e dai venditori di merce contraffatta. Per un giorno hanno voluto rovesciare lo stato delle cose. Sfidarli. Gli abusivi, ma anche Palazzo Vecchio e le istituzioni. Commercianti fiorentini, ma anche stranieri. Giovani e più anziani con gli striscioni dietro ai tavolini improvvisati: «Aiuto, l’abusivismo ci uccide», «Cittadini indifesi: dopo 25 anni di proteste, risultati zero». La sfida col passare dei minuti è diventata un duello. I commercianti che urlavano ai senegalesi: «Pagate le tasse o andate via». Gli abusivi che li fotografavano e replicavano: «Non siamo spacciatori, anche noi dobbiamo lavorare». Dopo le grida e le offese anche qualche spintone. Una situazione che poteva diventare esplosiva che per fortuna si è calmata senza l’intervento delle forze dell’ordine. Una situazione, quella di San Lorenzo e della contrapposizione tra commercianti e abusivi che va avanti ormai da troppo tempo, «25 anni», ricordava la scritta rossa sugli striscioni.
I commercianti che si dicono stanchi di subire intimidazioni e aggressioni (oltre alla perdita di clienti) da parte dei venditori abusivi. Così numerosi da formare ogni giorno un vero e proprio muro di merci contraffatte che impedisce ai passanti di raggiungere i vicini negozi. «Abbiamo deciso di fare questa provocazione, esponendo merce che non venderemo — spiega il Comitato I Love San Lorenzo — perché dopo aver parlato con le istituzioni, fatto denunce e presentato un progetto al questore per dotarci di una sorveglianza privata niente è cambiato. Se non riusciamo a lavorare nei nostri negozi andremo anche noi a farlo in strada. Vogliamo un presidio fisso delle forze dell’ordine». All’iniziativa il vice presidente vicario di Fipe Confcommercio Aldo Cursano e il presidente del Quartiere 1 Maurizio Sguanci: «Sono qui per vicinanza ai commercianti e agli ambulanti. Dall’inizio dell’anno abbiamo sequestrato decine di migliaia di pezzi ed elevate numerose sanzioni, ma Firenze per i venditori abusivi rimane troppo attrattiva. Il Comune installerà totem informativi sul mercato dell’abusivismo, in italiano e in inglese,in tutto il centro. Poi non ci saranno sconti neanche per i turisti». (Jacopo Aiazzi)