Renzi, sprint finale a Bruxelles insieme a cento under 20 «Diciamo Europa sì, ma non così»
«Europa sì, ma non così. Perché per cambiare l’Europa serve l’elezione diretta del presidente della Commissione europea». Matteo Renzi, per chiudere la campagna delle primarie, vola da Roma alla volta di Bruxelles a bordo di un aereo Alitalia assieme ad un centinaio di ragazzi, rivendicando la necessità di dar vita agli Stati Uniti d’Europa, sul modello Usa. Sul volo, tra i cento under 20, ci sono anche una quindicina di ragazzi toscani, capitanati da Bernard Dika, presidente del parlamento regionale degli studenti. Sono loro che, tra andata e ritorno, tempestano di domande Renzi e i due parlamentari toscani del Pd: Simona Bonafè e Nicola Danti. «I ragazzi mi hanno chiesto di tutto: se riusciremo davvero a far nascere gli Stati Uniti d’Europa, cosa pensiamo delle istituzioni europee e se davvero, come parlamentari tra Bruxelles e Strasburgo riusciamo ad incidere sulle decisioni della Ue», racconta Danti.
Renzi ed il suo braccio «sinistro» Maurizio Martina hanno scelto di chiudere la campagna a Bruxelles scegliendo anche un charter Alitalia, a bordo del quale l’ex premier si è improvvisato steward al microfono: «Arriveremo a Bruxelles in anticipo, anche perché Alitalia funziona, alla faccia di quelli che ne parlano male», dice mentre la sopravvivenza della compagnia di bandiera è appesa a un filo. E rivolgendosi ai cento passeggeri, tra volontari e giovanissimi aggiunge: «Tutti quelli che hanno bidonato la scuola, che sono almeno dieci, avranno la giustificazione firmata dal ministro Martina». Poi: «Per la prima volta si chiude una campagna elettorale per le primarie a Bruxelles: oltre all’elezione diretta del presidente della commissione europea, chiederemo il veto al fiscal compact, gli investimenti sul sociale, il piano Juncker sulle periferie».
Sul modello Usa applicato all’Europa, Renzi spiega: «Non sarà facile, ma è la sola possibilità di trasformare un dibattito tecnocratico in un dibattito democratico». Come primo passo, il favorito nella corsa alle primarie spiega che «proporremo elezioni primarie per il candidato socialista».
Non mancano le bacchettate, pur senza citarlo, al M5S: «Siccome siamo gli unici ad aprirci al confronto democratico, gli unici che avranno lunedì un segretario legittimato da centinaia di persone, noi crediamo da qualche milione di persone, se noi saremo gli unici ad avere questa leadership legittimata e questa squadra, perché siamo una squadra, dovremo essere capaci di dire che sulle nostre spalle sta il futuro del progetto Italia».