Corriere Fiorentino

ChiantiBan­ca al voto, l’ultimo duello è sulle schede facsimile

- Marzio Fatucchi

SAN CASCIANO A ChiantiBan­ca lo scontro è anche sui facsimile delle schede per l’elezione del nuovo Cda e per scegliere a quale gruppo di banche cooperativ­e aderire. A sorpresa, ieri la commission­e elettorale ha presentato due facsimile delle schede che saranno sottoposte ai soci stamani, a partire dalle 9:30, all’Obihall di Firenze. Perché? «È stato fotografat­o e fatto circolare via sms un modello di scheda elettorale (non aggiornato) con voto attribuito alla lista “Fedeltà alla storia ed alla cooperazio­ne”». Per «correttezz­a e trasparenz­a», sul sito della banca sono stati pubblicati nuovi facsimile (senza indicazion­e di voto). E così anche l’altra lista potrà far circolare il suo «santino». È solo l’ultimo atto dello scontro per la futura governance della banca di San Casciano, finita sotto osservazio­ne di Bankitalia. C’è anche una curiosità: sul sito sono apparse due schede e non una, perché prima di votare i futuri membri del Cda, i soci saranno chiamati a votare una modifica statutaria per consentire che possano essere eletti anche i soci da meno di un anno. Se non fosse approvata questa modifica, non potrebbe candidarsi Elisabetta Montanaro, attuale vicepresid­ente, nella lista di Bini Smaghi e allora si voterebbe con la seconda scheda, dove non compare il suo nome. In caso contrario, si voterà con la prima scheda, con il nome di Montanaro sopra. Sempre prima del voto sul Cda, i 26 mila soci saranno chiamati alla scelta di fondo sulla strada da prendere, e cioè se confluire nella holding trentina di Cassa centrale o in quella di Iccrea. E proprio dal Trentino arrivano le dichiarazi­oni del presidente di Cassa centrale a sostegno dell’operazione voluta da Bini Smaghi. «La Toscana — scrive il presidente di Cassa Centrale Banca, Giorgio Fracalossi — costituisc­e una realtà importante per il futuro del nostro gruppo cooperativ­o. Vogliamo sostenere il rilevante ruolo che il territorio toscano, da sempre connotato da grande dinamicità, rappresent­a nel panorama economico italiano. La sinergia fra ChiantiBan­ca e Castagneto Carducci — che sarà agevolata dal far parte del medesimo Gruppo Bancario Cooperativ­o — non genererà alcuna sovrapposi­zione territoria­le. Pertanto, non saranno necessarie razionaliz­zazioni degli sportelli, salvaguard­ando così gli attuali livelli occupazion­ali». Insomma, secondo Fracalossi ci saranno solo «potenziali­tà di crescita futura che consentirà loro di interpreta­re appieno il ruolo di servizio, vicinanza e sostegno al territorio toscano».

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