ChiantiBanca al voto, l’ultimo duello è sulle schede facsimile
SAN CASCIANO A ChiantiBanca lo scontro è anche sui facsimile delle schede per l’elezione del nuovo Cda e per scegliere a quale gruppo di banche cooperative aderire. A sorpresa, ieri la commissione elettorale ha presentato due facsimile delle schede che saranno sottoposte ai soci stamani, a partire dalle 9:30, all’Obihall di Firenze. Perché? «È stato fotografato e fatto circolare via sms un modello di scheda elettorale (non aggiornato) con voto attribuito alla lista “Fedeltà alla storia ed alla cooperazione”». Per «correttezza e trasparenza», sul sito della banca sono stati pubblicati nuovi facsimile (senza indicazione di voto). E così anche l’altra lista potrà far circolare il suo «santino». È solo l’ultimo atto dello scontro per la futura governance della banca di San Casciano, finita sotto osservazione di Bankitalia. C’è anche una curiosità: sul sito sono apparse due schede e non una, perché prima di votare i futuri membri del Cda, i soci saranno chiamati a votare una modifica statutaria per consentire che possano essere eletti anche i soci da meno di un anno. Se non fosse approvata questa modifica, non potrebbe candidarsi Elisabetta Montanaro, attuale vicepresidente, nella lista di Bini Smaghi e allora si voterebbe con la seconda scheda, dove non compare il suo nome. In caso contrario, si voterà con la prima scheda, con il nome di Montanaro sopra. Sempre prima del voto sul Cda, i 26 mila soci saranno chiamati alla scelta di fondo sulla strada da prendere, e cioè se confluire nella holding trentina di Cassa centrale o in quella di Iccrea. E proprio dal Trentino arrivano le dichiarazioni del presidente di Cassa centrale a sostegno dell’operazione voluta da Bini Smaghi. «La Toscana — scrive il presidente di Cassa Centrale Banca, Giorgio Fracalossi — costituisce una realtà importante per il futuro del nostro gruppo cooperativo. Vogliamo sostenere il rilevante ruolo che il territorio toscano, da sempre connotato da grande dinamicità, rappresenta nel panorama economico italiano. La sinergia fra ChiantiBanca e Castagneto Carducci — che sarà agevolata dal far parte del medesimo Gruppo Bancario Cooperativo — non genererà alcuna sovrapposizione territoriale. Pertanto, non saranno necessarie razionalizzazioni degli sportelli, salvaguardando così gli attuali livelli occupazionali». Insomma, secondo Fracalossi ci saranno solo «potenzialità di crescita futura che consentirà loro di interpretare appieno il ruolo di servizio, vicinanza e sostegno al territorio toscano».