«A rischio 5 mila borse di studio per colpa del Fisco»
L’allarme L’Agenzia delle Entrate chiede la restituzione di nove milioni
L’Agenzia delle Entrate bussa alla porta dell’Ardsu (l’Azienda per il diritto allo studio universitario) e presenta un conto da 9 milioni di euro. «Dobbiamo ridurre il colpo — sostiene il presidente della Dsu, Marco Moretti — Ma non si può pensare che non ci saranno effetti. Meglio cautelarsi adesso anziché svegliarsi a novembre, in sede di approvazione del preventivo per il 2018, e tagliare di colpo 5 mila borse di studio». Secondo l’interpretazione della Regione Toscana, i servizi per gli alloggi scolastici e le mense sono di tipo commerciale e pertanto assoggettati all’imposta sul valore aggiunto; dunque ogni anno veniva richiesta e ottenuta la restituzione dell’Iva. Ma secondo il fisco, che ha avviato un accertamento per i rimborsi del 2011, quell’interpretazione è sbagliata. La soluzione da trovare è tecnica, ma con un importante risvolto politico. Senza quel trasferimento, la Dsu sarebbe costretta a tagliare 5 mila borse di studio già nel prossimo anno accademico. L’unica possibilità per uscire da questo «guazzabuglio» sta nell’approvazione a giugno di un emendamento alla«manovrina» capace di dirimere la questione una volta per tutte. «Il ministero dell’Università — spiega la vice presidente della Regione Monica Barni insieme al rettore di Firenze Luigi Dei, quello di Siena Francesco Frati e quello di Pisa Paolo Mancarella (nella foto in alto), oltre ad un rappresentante dell’Università per stranieri di Siena e il presidente della Dsu — ha scritto una nota di totale allineamento rispetto alla nostra interpretazione». Peccato, però, che si tratti del ministero sbagliato. Spetta, infatti, a quello dell’Economia chiarire la congruenza di una modifica del genere con la mini finanziaria di primavera. Contro l’accertamento avviato, in Toscana ora si stanno seguendo due strade: il ricorso alla commissione tributaria e la pressione politica per un intervento normativo. Qualora dovessero sfumare entrambe le opzioni, l’Ardsu dovrebbe gestire un costo straordinario di 9 milioni di euro su un bilancio di circa sessanta. E anche i rettori toscani sono pronti al braccio di ferro con Roma: «Quello che osserviamo è un attacco dello Stato al diritto allo studio».