Salvezza in bilico
Empoli ancora battuto e il Castellani fischia Si decide tutto a Palermo
Tutto rimandato a domenica prossima. E per fortuna il Crotone giocava contro la Juventus bisognosa di una vittoria per il suo sesto scudetto di fila, altrimenti lo spettro della serie B sarebbe stato ancora più vicino.
L’Empoli, come spesso è successo in questa stagione, si è fatto male da solo. Certo, non era facile fare punti contro l’Atalanta dei miracoli, ma davanti all’ex Spalletti (seduto in tribuna), la squadra di Martusciello doveva scendere in campo con la grinta di chi lotta per non finire all’inferno. Invece ha perso (0-1) ed è uscita tra i fischi degli oltre diecimila del Castellani. Adesso per salvarsi domenica sera deve vincere a Palermo o pareggiare e sperare che il Crotone non batta la Lazio in casa. I rosanero sono già retrocessi ma nelle ultime tre partite alla Favorita hanno pareggiato col Bologna e battuto Fiorentina e Genoa. Senza contare che in Sicilia non ci saranno Buchel ed El Kaddouri squalificati. Dopo la brutta figura di Cagliari e la sconfitta di ieri, l’unica consolazione è il punto di vantaggio che gli azzurri ancora mantengono sul Crotone di Nicola. Il Genoa invece, battendo il Torino a Marassi, si è tirato fuori dalla lotta salvezza.
La partita. Nel primo tempo l’Empoli, che si presenta a sorpresa con Buchel e Krunic titolari, non tira praticamente mai in porta, mentre l’Atalanta, alla prima occasione, piega le mani a Skorupski (non impeccabile nell’occasione) grazie ad un sinistro di Gomez dal limite al 13’: un gol, quello del Papu alla sua duecentesima presenza in A, che è bastato ai bergamaschi per portare a casa la vittoria e il quinto posto matematico. Nella ripresa, gli azzurri riescono a creare qualche occasione — clamorosa la doppia chance capitata sui piedi di El Kaddouri al 59’ che si fa ribattere il tiro entrambe le volte sulla linea da Masiello con Gollini battuto — ma anche l’Atalanta ha la possibilità di chiudere la partita a suo favore. Non lo fa per imprecisione dei suoi attaccanti e grazie ad un paio di interventi importanti di Skorupski.
Dunque, a Palermo servirà un Empoli diverso: «Domenica prossima — commenta Giovanni Martusciello — dobbiamo fare la nostra partita». E sulla sconfitta con l’Atalanta: «Sapevamo che sarebbe stata una partita difficoltosa, in quanto si giocava contro una squadra molto più forte di noi. A questo va aggiunto l’aspetto mentale che ha pesato. Le scelte? In settimana Buchel e Krunic hanno fatto molto bene durante gli allenamenti e ho fatto le mie scelte in funzione di quanto avevo visto. Purtroppo le reazioni non sono state uguali. Ed è maturata una sconfitta che, per la differenza che c’è tra le due squadre, ci sta. Loro sono di un altro pianeta». Infine spiega così i cambi della ripresa: «Siccome eravamo in difficoltà ho preferito cambiare modulo per cercare di arrivare prima sul loro palleggio. Lo abbiamo fatto a tratti e non in maniera esemplare. Mi aspettavo qualcosina di più, ma la squadra sta bene sotto l’aspetto fisico».
Loro sono stati superiori, noi abbiamo pagato anche l’aspetto mentale In Sicilia dovremo giocare senza paura