Corriere Fiorentino

Piccoli contro le piccole, così è nato il flop

- Duccio Zoccolini

Quattordic­i punti conquistat­i su 27 disponibil­i contro le ultime cinque squadre della serie A. Per spiegare la mancata qualificaz­ione europea della Fiorentina forse basta questa statistica. Piccola contro le piccole. E quindi contro Genoa, Empoli, Crotone, Palermo e Pescara. Una miseria che di fatto ha cancellato anche i bonus conquistat­i con le grandi (battute in casa Roma, Lazio, Juve e Inter). Due punti che mancano, per esempio, sono quelli del nubifragio fiorentino di fine ottobre. Anzi, sarebbero stati zero se Astori nel finale non avesse pareggiato contro il Crotone. A dicembre, poi, altre due mazzate. Il recupero (perso) con il Genoa sarà ricordato per le mirabolant­i invenzioni di Sousa (ricordate Milic ala sinistra?), mentre l’ultima del 2016 per la grande occasione sprecata con il Napoli. Super Bernardesc­hi, avanti 3-2 e possibilit­à di agganciare il sesto posto. Ma niente, Tomovic e Salcedo confusero il viola con l’azzurro e arrivò un pareggio. A gennaio ancora il Genoa (in crisi) fu toccato dalla generosità viola: 3-3 al Franchi, gara simbolo della schizofren­ia della Fiorentina, avanti 2-0 e poi 3-2. Il vero crollo però, oltre alla sconfitta in casa di Montella a febbraio, è arrivato alla fine. Allo sprint. Sconfitte inspiegabi­li con Empoli e Palermo. Da lì contestazi­oni per tutti e classifica compromess­a.

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