Corriere Fiorentino

«Per Simone»

Borgo: Mariangela e la Parigi-Berlino, nel nome del figlio scomparso

- di Viola Centi

Un viaggio a piedi da Parigi a Berlino, nel nome del figlio

 Mi diceva: “Mamma, fai questo viaggio per me” E io volevo trovare un modo per ricordarlo, qualcosa che portasse un messaggio a cui lui teneva

BORGO SAN LORENZO «Fallo anche per me, mamma, vai a fare questo viaggio». Simone amava viaggiare e amava l’Europa senza confini. E quel viaggio l’avrebbe voluto fare anche lui. Simone è morto un mese e mezzo fa, per un tumore. A 32 anni, dopo una lotta durata cinque, dopo aver già sconfitto il mostro anche da bambino. E allora sua madre ha deciso di farlo, anche per lui, quel viaggio. È partita da Borgo San Lorenzo sabato: ha preso un aereo per Parigi, dove si è incontrata con 27 sconosciut­i che adesso stanno camminando con lei verso Berlino. «Volevo trovare un modo per ricordare mio figlio, qualcosa che portasse un messaggio a cui lui teneva — racconta Mariangela mentre ancora le mancano un paio d’ore alla fine della seconda tappa — Gli piaceva viaggiare, ma in questi ultimi cinque anni non aveva potuto farlo. Avevamo parlato di questo cammino, che vuole unire due città fortemente europee, e duramente colpite dal terrorismo. La proposta di Repubblica Nomade, associazio­ne che ha già organizzat­o molti cammini collettivi soprattutt­o in Italia, ci piaceva. Simone faceva scienze politiche, studiava media e giornalism­o, era convinto che un’Europa unita fosse possibile, non sopportava l’idea della divisione, la sospension­e di Schenghen, che non ci fosse libertà. Simone era un ragazzo dell’Europa». Ma Mariangela non poteva partire allora: «non me la sentivo, volevo stargli vicino», dice. «Io combatto, faccio tutto questo per avere, forse, un giorno, una vita normale. Fallo per me, fallo per avere una vita normale», diceva Simone alla mamma che si prendeva cura di lui. Adesso Mariangela sta tracciando un cammino nuovo, con compagni d’avventura sconosciut­i: 45 tappe, per arrivare a Berlino il 7 luglio. «Non conosco nessuno — dice ridendo — ci stiamo conoscendo adesso. Tanti sono italiani, che hanno fatto anche il cammino MilanoScam­pia. Stiamo tracciando una strada nuova, un cammino che prima di noi non c’era. Non è facile, non è attrezzato come Santiago o la Francigena, andiamo molto all’avventura, ma senza paura. Come Simone. Ha lottato, era un guerriero, non ha mai mollato». Prima che partisse, il figlio minore Riccardo le ha detto: «Voglio scriverlo su Facebook, perché lì ci sono tante cose brutte, mentre questa è una cosa bella». «Non potevo dirgli di no — racconta Mariangela — Lo sto facendo anche per lui, per gli amici di Simone. Perché l’Europa in cui Simone credeva, per le persone e non per i potenti, sia possibile».

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 ??  ?? Il gruppo «Repubblica Nomade» in cammino ieri nelle campagne francesi. Sopra, Mariangela Milanesi (è quella con i pantaloni lunghi)
Il gruppo «Repubblica Nomade» in cammino ieri nelle campagne francesi. Sopra, Mariangela Milanesi (è quella con i pantaloni lunghi)
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