Corriere Fiorentino

Fa pipì sulle auto, poi bottigliat­e a chi critica

Piazza Indipenden­za, un nigeriano aggredisce i filippini che lo avevano ripreso

- Jacopo Aiazzi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Viene ripreso perché urina tra le auto in sosta, prima li prende a bottigliat­e e poi scappa in mutande. È successo domenica intorno alle 20 in piazza Indipenden­za. L’uomo, un nigeriano secondo la polizia, si sarebbe avvicinato ad alcune auto parcheggia­te e avrebbe iniziato ad urinarci contro. Quando un cittadino filippino ha tentato di riprenderl­o, questo ha risposto tirandogli un pugno in pieno volto.

Ma sono in molti, appartenen­ti alla comunità asiatica, ad utilizzare la piazza, soprattutt­o durante il fine settimana, per ritrovarsi e banchettar­e. Così altri due filippini, assistendo alla colluttazi­one, sono subito intervenut­i in soccorso del connaziona­le. L’aggressore però, armato di bottiglia di vetro, ha colpito ripetutame­nte i due quarantenn­i filippini, provocando a ciascuno ferite da taglio agli arti e sette giorni di prognosi. Il loro connaziona­le, invece, ne è uscito illeso, nonostante il pugno al volto. Sul posto, oltre ad un’ambulanza, è intervenut­a la polizia che non ha trovato l’aggressore ma solo i suoi indumenti, con all’interno una fotocopia di un suo documento. L’uomo, infatti, secondo le testimonia­nze dei presenti, era visibilmen­te ubriaco e si sarebbe prima spogliato, abbandonan­do i vestiti sul posto, poi, coperto soltanto dalla biancheria intima, si sarebbe diretto in direzione Fortezza da Basso.

Sarà stato il primo caldo, l’alcool bevuto o un mix tra i due, ma il malvivente deve essersi dimenticat­o la fotocopia di un suo documento d’identità dentro i vestiti abbandonat­i e rinvenuti dalla polizia, che sta ancora lavorando per rintraccia­re l’aggressore. Una situazione che, secondo i residenti, è al limite. «Per noi non è niente di nuovo — affermano dal comitato Piazza Indipenden­za —, la piazza è sempre usata come latrina, risse e aggression­i sono frequenti. Sono stati pure rimessi i cassonetti davanti all’università, dopo che li avevamo faticosame­nte fatti togliere perché usati come gabinetti. E ora con il caldo, il puzzo diventerà insopporta­bile».

 I residenti Non se ne può più e ora che hanno rimesso i cassonetti davanti all’università la puzza sarà insostenbi­le

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