Fa pipì sulle auto, poi bottigliate a chi critica
Piazza Indipendenza, un nigeriano aggredisce i filippini che lo avevano ripreso
Viene ripreso perché urina tra le auto in sosta, prima li prende a bottigliate e poi scappa in mutande. È successo domenica intorno alle 20 in piazza Indipendenza. L’uomo, un nigeriano secondo la polizia, si sarebbe avvicinato ad alcune auto parcheggiate e avrebbe iniziato ad urinarci contro. Quando un cittadino filippino ha tentato di riprenderlo, questo ha risposto tirandogli un pugno in pieno volto.
Ma sono in molti, appartenenti alla comunità asiatica, ad utilizzare la piazza, soprattutto durante il fine settimana, per ritrovarsi e banchettare. Così altri due filippini, assistendo alla colluttazione, sono subito intervenuti in soccorso del connazionale. L’aggressore però, armato di bottiglia di vetro, ha colpito ripetutamente i due quarantenni filippini, provocando a ciascuno ferite da taglio agli arti e sette giorni di prognosi. Il loro connazionale, invece, ne è uscito illeso, nonostante il pugno al volto. Sul posto, oltre ad un’ambulanza, è intervenuta la polizia che non ha trovato l’aggressore ma solo i suoi indumenti, con all’interno una fotocopia di un suo documento. L’uomo, infatti, secondo le testimonianze dei presenti, era visibilmente ubriaco e si sarebbe prima spogliato, abbandonando i vestiti sul posto, poi, coperto soltanto dalla biancheria intima, si sarebbe diretto in direzione Fortezza da Basso.
Sarà stato il primo caldo, l’alcool bevuto o un mix tra i due, ma il malvivente deve essersi dimenticato la fotocopia di un suo documento d’identità dentro i vestiti abbandonati e rinvenuti dalla polizia, che sta ancora lavorando per rintracciare l’aggressore. Una situazione che, secondo i residenti, è al limite. «Per noi non è niente di nuovo — affermano dal comitato Piazza Indipendenza —, la piazza è sempre usata come latrina, risse e aggressioni sono frequenti. Sono stati pure rimessi i cassonetti davanti all’università, dopo che li avevamo faticosamente fatti togliere perché usati come gabinetti. E ora con il caldo, il puzzo diventerà insopportabile».
I residenti Non se ne può più e ora che hanno rimesso i cassonetti davanti all’università la puzza sarà insostenbile