Uffizi, torna il Vaso Medici. Con le sue storie
Restaurato grazie a Friends of Florence. Schmidt: presto le sale di Caravaggio
Come una star occupa ora la scena al centro del Verone, agli Uffizi. È il Vaso Medici (alto 1,73 per un diametro di 1,35) restaurato grazie al mecenatismo dei Friends of Florence.
È uno dei 60 crateri sopravvissuti dell’Atene neoattica e si distingue dagli altri sostanzialmente per un fregio enigmatico sulla cui interpretazione si sono accaniti per secoli gli studiosi. «L’ipotesi più accreditata — ha spiegato ieri l’archeologo Fabrizio Paolucci che sul vaso ha condotto le indagini e guidato il restauro — è la narrazione dell’incontro degli ateniesi a Delfi prima della guerra di Troia». Sotto le mani di Daniela Manna con le sue allieve, il raro esemplare appartenente alla collezione di antichità della romana Villa Medici in Roma, in Galleria dal 1780, è dunque ritornato al suo splendore grazie a una pulitura «archeologica», a base di alcol etilico e acqua demineralizzata. Le restauratrici sono intervenute dall’interno del vaso per ricomporre le suture degli antichi interventi, aiutati da un’impalcatura ferrea interna. L’armonica forma a campana sul cui bordo corre un tralcio di acanto è esaltata dal materiale marmoreo, in origine decorato in oro, azzurro e rosso. Un anno di lavoro e un finanziamento di 25 mila euro hanno permesso di restituire leggibilità al raro esemplare prima del restauro esposto nella Sala delle Niobe. A quanto pare più significativo del celebre Vaso Borghese del Louvre. L’opera, frutto dell’assemblaggio di importanti frammenti provenienti dallo scavo, originali al 90 per cento, è stato restaurato in varie epoche, con risultati alterni, fino a giungere all’attuale progetto, finanziato dagli americani Babcox, Richman e Schroeder già benefattori dei Friends of Florence. Il rilievo 3D, effettuato da Fabrizio Ungaro come testo utile all’indagine preliminare al restauro, offre nuove certezze sull’originalità dei frammenti e sull’epoca di appartenenza.
Dice Simonetta Brandolini D’Adda, presidente dei Friends of Florence: «Questo lavoro ha permesso di studiare l’opera e scoprire nuove e soprattutto preziose informazioni sulla sua storia nel corso dei secoli e sulle sue caratteristiche tecniche. Il progetto è stato candidato alla seconda edizione del Premio Friends of Florence Salone dell’Arte e del Restauro 2014 e siamo felici di aver trovato donatori affascinati dalla bellezza di quest’opera disposti a sostenerne Il direttore degli Uffizi Eike Schmidt mentre mostra il Vaso Medici dopo il restauro (foto: Cambi/Sestini) il restauro». Il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, elogiando il lavoro di restauro, ha annunciato che nel giro di due, tre mesi sarà concluso l’allestimento dei nuovi spazi dedicati a Caravaggio e ai Caravaggeschi.