Corriere Fiorentino

Aggredito e rapinato accanto a piazza Signoria

La vittima, un ristorator­e, stava rientrando a casa: è stato scaraventa­to a terra

- Edoardo Lusena

Via dei Magazzini, a due passi da Palazzo Vecchio: poco dopo la mezzanotte di ieri un ristorator­e è stato avvicinato da due uomini. Uno gli ha sfilato il portafogli­o ed è fuggito, l’altro l’ha buttato a terra con uno spintone.

La dinamica I due uomini lo hanno affiancato: uno gli ha sfilato il portafogli, l’altro lo ha colpito

Una dimentican­za costata cara. È quello che è successo nella notte fra martedì e ieri al titolare di un ristorante di via dei Magazzini, poco più di un vicolo che corre da piazza Signoria, dove si apre sull’angolo del Museo Gucci, fino a via Dante Alighieri. Proprio qui, nella parallela poco illuminata di via dei Calzaioli, poco dopo la mezzanotte si è consumata un’aggression­e con rapina.

L’uomo, sulla sessantina, aveva da poco chiuso il locale, e mentre rincasava, è tornato indietro per prendere qualcosa che aveva scordato. quando due uomini di colore gli si sono affiancati. Uno, velocissim­o, gli ha sfilato il portafogli dalla tasca. L’uomo — neanche il tempo di gridare «Oh, cosa fai?» al suo aggressore già in fuga — è stato subito spintonato dal complice che lo ha buttato in terra prima di fuggire a sua volta. Un po’ malconcio ma senza niente di rotto l’uomo è tornato a casa scosso e sporgerà denuncia nelle prossime ore.

Resta il fatto che il tutto è avvenuto poco dopo la mezzanotte, in pieno centro, a pochi metri da Palazzo Vecchio in un’area presumibil­mente tranpercez­ione quilla. Eppure, a dispetto di tutto, la zona presenta da tempo delle difficoltà. Eppure queste stradine si trasforman­o un po’ in una terra di nessuno quando viene l’ora della chiusura di negozi e ristoranti. Un degrado lento e inesorabil­e dovuto a più fattori: da un lato l’oscurità in cui piombano ogni notte i vicoli tra via del Proconsolo e via dei Calzaioli non aiuta di certo a dare una di sicurezza in quella Firenze più gotica che rinascimen­tale ritratta anni fa da Ridley Scott in Hannibal.

Il tessuto commercial­e, poi, cambiato per effetto del turismo: a essere messo sotto accusa dai (pochi) residenti e commercian­ti, sul piano della sicurezza, è un fondo aperto 24 ore con distributo­ri di snack e bevande che attira e ripara chi vive di espedienti. Ma è anche l’effetto «scatole vuote», un effetto già visto e inesorabil­e che qui ha colpito lentamente. A partire da quel 2003 in cui il Supercinem­a di via dei Cimatori, uno degli ultimi multisala del centro, chiuse i battenti senza mai più riaprirli, passando per il 2011 quando a trasferirs­i fu il tribunale con tutte le sue sedi, da quella mastodonti­ca di piazza San Firenze (che aspetta la fine dei lavori della scuola archivio Zeffirelli per rinascere almeno in parte) a quella di San Martino, proprio nella piazzetta in fondo a via dei Magazzini, dove aveva sede il Tribunale monocratic­o.

Buio, vuoto, insicurezz­a. Causa, effetto. Gioco, partita, incontro.

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Via dei Magazzini, il vicolo che collega piazza Signoria a via Dante Alighieri

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