Aggredito e rapinato accanto a piazza Signoria
La vittima, un ristoratore, stava rientrando a casa: è stato scaraventato a terra
Via dei Magazzini, a due passi da Palazzo Vecchio: poco dopo la mezzanotte di ieri un ristoratore è stato avvicinato da due uomini. Uno gli ha sfilato il portafoglio ed è fuggito, l’altro l’ha buttato a terra con uno spintone.
La dinamica I due uomini lo hanno affiancato: uno gli ha sfilato il portafogli, l’altro lo ha colpito
Una dimenticanza costata cara. È quello che è successo nella notte fra martedì e ieri al titolare di un ristorante di via dei Magazzini, poco più di un vicolo che corre da piazza Signoria, dove si apre sull’angolo del Museo Gucci, fino a via Dante Alighieri. Proprio qui, nella parallela poco illuminata di via dei Calzaioli, poco dopo la mezzanotte si è consumata un’aggressione con rapina.
L’uomo, sulla sessantina, aveva da poco chiuso il locale, e mentre rincasava, è tornato indietro per prendere qualcosa che aveva scordato. quando due uomini di colore gli si sono affiancati. Uno, velocissimo, gli ha sfilato il portafogli dalla tasca. L’uomo — neanche il tempo di gridare «Oh, cosa fai?» al suo aggressore già in fuga — è stato subito spintonato dal complice che lo ha buttato in terra prima di fuggire a sua volta. Un po’ malconcio ma senza niente di rotto l’uomo è tornato a casa scosso e sporgerà denuncia nelle prossime ore.
Resta il fatto che il tutto è avvenuto poco dopo la mezzanotte, in pieno centro, a pochi metri da Palazzo Vecchio in un’area presumibilmente tranpercezione quilla. Eppure, a dispetto di tutto, la zona presenta da tempo delle difficoltà. Eppure queste stradine si trasformano un po’ in una terra di nessuno quando viene l’ora della chiusura di negozi e ristoranti. Un degrado lento e inesorabile dovuto a più fattori: da un lato l’oscurità in cui piombano ogni notte i vicoli tra via del Proconsolo e via dei Calzaioli non aiuta di certo a dare una di sicurezza in quella Firenze più gotica che rinascimentale ritratta anni fa da Ridley Scott in Hannibal.
Il tessuto commerciale, poi, cambiato per effetto del turismo: a essere messo sotto accusa dai (pochi) residenti e commercianti, sul piano della sicurezza, è un fondo aperto 24 ore con distributori di snack e bevande che attira e ripara chi vive di espedienti. Ma è anche l’effetto «scatole vuote», un effetto già visto e inesorabile che qui ha colpito lentamente. A partire da quel 2003 in cui il Supercinema di via dei Cimatori, uno degli ultimi multisala del centro, chiuse i battenti senza mai più riaprirli, passando per il 2011 quando a trasferirsi fu il tribunale con tutte le sue sedi, da quella mastodontica di piazza San Firenze (che aspetta la fine dei lavori della scuola archivio Zeffirelli per rinascere almeno in parte) a quella di San Martino, proprio nella piazzetta in fondo a via dei Magazzini, dove aveva sede il Tribunale monocratico.
Buio, vuoto, insicurezza. Causa, effetto. Gioco, partita, incontro.