Pisa anti movida: via dai Lungarni i market dell’alcol
Il Comune allarga l’area in cui sarà vietato aprire negozi che vendono alcolici
Si allarga l’area del centro storico in cui, per i prossimi 6 mesi almeno, non si potranno aprire nuovi minimarket e negozi che vendono alcol. Lo ha stabilito la giunta guidata da Filippeschi.
Si allarga l’area del centro storico in cui, per i prossimi 6 mesi almeno, non si potranno aprire nuovi minimarket e negozi che vendono alcol. Lo ha stabilito la giunta comunale, con un provvedimento che da oltre due anni viene prorogato per arginare la proliferazione di esercizi commerciali «non graditi». Oltre alle aree del centro storico già prese in considerazione dalla delibera, ora il divieto verrà esteso anche a tutti i lungarni centrali — Pacinotti, Mediceo, Gambacorti e Galilei, fino ad ora solo parzialmente interessati — e all’area intorno ai Bagni di Nerone. Si tratta di un’estensione importante, che va a incidere sui profili più caratteristici della città della Torre.
Sui Lungarni, infatti, la chiusura di alcuni negozi e bar storici ha dato l’avvio all’apertura di nuovi minimarket, così come lungo l’asse che da Borgo Largo porta verso piazza dei Miracoli. Ogni città cerca di porre un freno alla diffusione dei minimarket, esplosa a seguito dei processi di liberalizzazione delle licenze. Pisa combatte la guerra all’alcol e alla malamovida su due fronti. Il primo sono le ordinanze temporanee che vietano la vendita di alcol per i negozi senza licenza di somministrazione, prevedendo anche il sequestro di alcolici (un provvedimento ribattezzato «delle birre calde», perché oltre al divieto di vendita di alcolici impone anche l’obbligo di tenere i frigoriferi spenti). Nell’ottobre scorso il tribunale del Riesame revocò il sequestro di molte bottiglie, dando ragione a un minimarket di piazza delle Vettovaglie e torto al Comune. «Il nostro è un provvedimento adeguato, che incide. Chiediamo che sia garantito», tuonò il sindaco Marco Filippeschi. L’altro fronte di questa guerra sono i divieti per impedire l’apertura di nuovi minimarket. Per effetto della delibera approvata ieri, l’area no minimarket di Pisa si allarga anche a piazza Martiri della Libertà, la limitrofa via Santa Caterina e via Carducci, una delle più coinvolte dal fenomeno. Una misura di contrasto, si legge in una nota dell’amministrazione, «alla proliferazione disordinata e non qualificante di attività commerciali, per dare continuità all’operazione anti degrado messa in piedi dal Comune». La proroga è avvenuta in accordo con le associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti, è stata approvata dal comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Le associazioni approvano: Confcommercio in particolare da tempo porta avanti una campagna per il ripristino dell’ordinanza anti-alcool e per chiudere i minimarket alle ore 20 e propone una campagna a sostegno dei negozi di vicinato.