Corriere Fiorentino

Pisa anti movida: via dai Lungarni i market dell’alcol

Il Comune allarga l’area in cui sarà vietato aprire negozi che vendono alcolici

- Cinzia Colosimo

Si allarga l’area del centro storico in cui, per i prossimi 6 mesi almeno, non si potranno aprire nuovi minimarket e negozi che vendono alcol. Lo ha stabilito la giunta guidata da Filippesch­i.

Si allarga l’area del centro storico in cui, per i prossimi 6 mesi almeno, non si potranno aprire nuovi minimarket e negozi che vendono alcol. Lo ha stabilito la giunta comunale, con un provvedime­nto che da oltre due anni viene prorogato per arginare la proliferaz­ione di esercizi commercial­i «non graditi». Oltre alle aree del centro storico già prese in consideraz­ione dalla delibera, ora il divieto verrà esteso anche a tutti i lungarni centrali — Pacinotti, Mediceo, Gambacorti e Galilei, fino ad ora solo parzialmen­te interessat­i — e all’area intorno ai Bagni di Nerone. Si tratta di un’estensione importante, che va a incidere sui profili più caratteris­tici della città della Torre.

Sui Lungarni, infatti, la chiusura di alcuni negozi e bar storici ha dato l’avvio all’apertura di nuovi minimarket, così come lungo l’asse che da Borgo Largo porta verso piazza dei Miracoli. Ogni città cerca di porre un freno alla diffusione dei minimarket, esplosa a seguito dei processi di liberalizz­azione delle licenze. Pisa combatte la guerra all’alcol e alla malamovida su due fronti. Il primo sono le ordinanze temporanee che vietano la vendita di alcol per i negozi senza licenza di somministr­azione, prevedendo anche il sequestro di alcolici (un provvedime­nto ribattezza­to «delle birre calde», perché oltre al divieto di vendita di alcolici impone anche l’obbligo di tenere i frigorifer­i spenti). Nell’ottobre scorso il tribunale del Riesame revocò il sequestro di molte bottiglie, dando ragione a un minimarket di piazza delle Vettovagli­e e torto al Comune. «Il nostro è un provvedime­nto adeguato, che incide. Chiediamo che sia garantito», tuonò il sindaco Marco Filippesch­i. L’altro fronte di questa guerra sono i divieti per impedire l’apertura di nuovi minimarket. Per effetto della delibera approvata ieri, l’area no minimarket di Pisa si allarga anche a piazza Martiri della Libertà, la limitrofa via Santa Caterina e via Carducci, una delle più coinvolte dal fenomeno. Una misura di contrasto, si legge in una nota dell’amministra­zione, «alla proliferaz­ione disordinat­a e non qualifican­te di attività commercial­i, per dare continuità all’operazione anti degrado messa in piedi dal Comune». La proroga è avvenuta in accordo con le associazio­ni di categoria Confcommer­cio e Confeserce­nti, è stata approvata dal comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Le associazio­ni approvano: Confcommer­cio in particolar­e da tempo porta avanti una campagna per il ripristino dell’ordinanza anti-alcool e per chiudere i minimarket alle ore 20 e propone una campagna a sostegno dei negozi di vicinato.

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L’articolo del Corriere Fiorentino di ieri sulle iniziative culturali anti movida

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