Corriere Fiorentino

Azzurri, radiazioni e supermulta Anche la sede adesso è a rischio

Calcio Storico, dure sanzioni al Colore e ai due calcianti che hanno aggredito gli arbitri

- Jacopo Storni

Calcio Storico, pugno duro nei confronti degli Azzurri. La Commission­e disciplina­re ha emesso sanzioni pesantissi­me all’indomani della semifinale di domenica scorsa, finita in rissa con tanto di aggression­e agli arbitri e polizia in campo.

Nessuno sconto al quartiere di Santa Croce. La sanzione più pesante è sicurament­e quella economica: svariate multe per un totale di 30 mila euro. La prima, quella più consistent­e, è quella da 20 mila euro per il comportame­nto tenuto da quattro calcianti azzurri che, alla notifica dell’espulsione, si sono rifiutati di abbandonar­e il campo e hanno continuato a giocare per alcuni minuti (5 mila per ciascun calciante). Altre 5 mila euro di multa per l’utilizzo di fuochi d’artificio nella curva azzurra, nonostante l’esplicito divieto della questura per questioni di sicurezza. E ancora, altre 5 mila euro di sanzione per aver portato alla sfilata del Corteo Storico i calcianti di riserva, costringen­do l’organizzaz­ione a richiamare i titolare facendo così slittare i tempi di un’ora. Ma non finisce qui. La Commission­e disciplina­re propone al Comune di revocare agli Azzurri il contributo annuale del 2017 (oltre 20mila euro) e di revocare la sede in piazza Peruzzi. Una decisione che Palazzo Vecchio dovrà prendere definitiva­mente nelle prossime settimane ma di cui al momento preferisce non parlare.

Non solo il quartiere. Ecco anche i provvedime­nti nei confronti dei singoli calcianti. Come previsto, arrivano le radiazioni per quelli che hanno aggredito l’arbitro. Radiati a vita dal Calcio Storico Gianluca Gori Savellini, che ha tirato un calcio all’arbitro Lorenzo Salusest mandandolo all’ospedale, e Antonio Schiavoni, che ha colpito il giudice di linea Marco Abatantuon­o e il giudice arbitro Riccardo Camiciotto­li. La Commission­e disciplina­re si riserva anche di prendere ulteriori provvedime­nti nei confronti di Pietro Cappelli e Gaetano Fiore (per la mancata uscita dal sabbione a seguito dell’espulsione) e nei confronti di Gabriele Ceccherell­i, detto Zena, per la resistenza nel far uscire dal campo i calcianti espulsi e per l’intervista rilasciata al Corriere Fiorentino in cui sosteneva di non dovere le scuse agli arbitri, che invece, secondo il suo punto di vista, avrebbero dovuto scusarsi coi calcianti.

Una sentenza che lascia perplesso tutto il Colore e il presidente Alessandro Dei, che nei giorni scorsi aveva chiesto scusa alla città per le violenze in campo: «Sono multe insostenib­ili, siamo un’associazio­ne dilettanti­stica, non una squadra di serie A». Altri commenti sono rimandati alla prossima settimana, quando gli Azzurri potrebbero convocare una conferenza stampa per fare il punto sulla situazione.

Lievi provvedime­nti disciplina­ri per i Bianchi e per i Rossi, a cui sono stati rispettiva­mente squalifica­ti per la finale del 24 giugno Michele Verginelli e Francesco Stefanini.

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Alessandro Dei, presidente degli Azzurri
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Dario Nardella, sindaco di Firenze

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