Azzurri, radiazioni e supermulta Anche la sede adesso è a rischio
Calcio Storico, dure sanzioni al Colore e ai due calcianti che hanno aggredito gli arbitri
Calcio Storico, pugno duro nei confronti degli Azzurri. La Commissione disciplinare ha emesso sanzioni pesantissime all’indomani della semifinale di domenica scorsa, finita in rissa con tanto di aggressione agli arbitri e polizia in campo.
Nessuno sconto al quartiere di Santa Croce. La sanzione più pesante è sicuramente quella economica: svariate multe per un totale di 30 mila euro. La prima, quella più consistente, è quella da 20 mila euro per il comportamento tenuto da quattro calcianti azzurri che, alla notifica dell’espulsione, si sono rifiutati di abbandonare il campo e hanno continuato a giocare per alcuni minuti (5 mila per ciascun calciante). Altre 5 mila euro di multa per l’utilizzo di fuochi d’artificio nella curva azzurra, nonostante l’esplicito divieto della questura per questioni di sicurezza. E ancora, altre 5 mila euro di sanzione per aver portato alla sfilata del Corteo Storico i calcianti di riserva, costringendo l’organizzazione a richiamare i titolare facendo così slittare i tempi di un’ora. Ma non finisce qui. La Commissione disciplinare propone al Comune di revocare agli Azzurri il contributo annuale del 2017 (oltre 20mila euro) e di revocare la sede in piazza Peruzzi. Una decisione che Palazzo Vecchio dovrà prendere definitivamente nelle prossime settimane ma di cui al momento preferisce non parlare.
Non solo il quartiere. Ecco anche i provvedimenti nei confronti dei singoli calcianti. Come previsto, arrivano le radiazioni per quelli che hanno aggredito l’arbitro. Radiati a vita dal Calcio Storico Gianluca Gori Savellini, che ha tirato un calcio all’arbitro Lorenzo Salusest mandandolo all’ospedale, e Antonio Schiavoni, che ha colpito il giudice di linea Marco Abatantuono e il giudice arbitro Riccardo Camiciottoli. La Commissione disciplinare si riserva anche di prendere ulteriori provvedimenti nei confronti di Pietro Cappelli e Gaetano Fiore (per la mancata uscita dal sabbione a seguito dell’espulsione) e nei confronti di Gabriele Ceccherelli, detto Zena, per la resistenza nel far uscire dal campo i calcianti espulsi e per l’intervista rilasciata al Corriere Fiorentino in cui sosteneva di non dovere le scuse agli arbitri, che invece, secondo il suo punto di vista, avrebbero dovuto scusarsi coi calcianti.
Una sentenza che lascia perplesso tutto il Colore e il presidente Alessandro Dei, che nei giorni scorsi aveva chiesto scusa alla città per le violenze in campo: «Sono multe insostenibili, siamo un’associazione dilettantistica, non una squadra di serie A». Altri commenti sono rimandati alla prossima settimana, quando gli Azzurri potrebbero convocare una conferenza stampa per fare il punto sulla situazione.
Lievi provvedimenti disciplinari per i Bianchi e per i Rossi, a cui sono stati rispettivamente squalificati per la finale del 24 giugno Michele Verginelli e Francesco Stefanini.