Corriere Fiorentino

Bus in sciopero, rischio caos E i nuovi taxi? In coda (per ricaricare le batterie)

- Lorenzo Sarra

Si prospetta un’altra giornata di fuoco a Firenze sul fronte del traffico. Se da una parte nell’ambito di una protesta nazionale dei trasporti, scioperano Cobas e sindacati di base, con forti disservizi previsti per treni, tram e bus, a peggiorare la situazione andrà poi aggiunta la conclusion­e di Pitti Uomo, con il relativo smontaggio degli stand che paralizzer­à la viabilità attorno alla Fortezza.

Il servizio della tramvia, in ogni caso, sarà comunque garantito dalle 6 alle 9.30 e dalle 17 alle 20, mentre l’Ataf effettuerà i percorsi prestabili­ti dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15. E i taxi? La situazione resta difficile anche sul fronte delle auto bianche, soprattutt­o per quelle 70 nuove licenze con le loro vetture elettriche. Già, perché non pochi problemi riguardano anche le due colonnine «fast recharge», dove poter ricaricare i taxi in soli trenta minuti. Quella da 50 kW di via del Cavallacci­o, infatti, non funziona bene e, addirittur­a, è risultata del tutto guasta per cinque giorni consecutiv­i: da venerdì 9, fino a mercoledì 14 giugno. Risultato? Code di quasi due ore all’altra postazione di piazza Francia, presa d’assalto proprio nei frenetici giorni di Pitti. «Il problema è il caldo», spiega la eco-tassista Stefania Massinelli. «Con l’aria condiziona­ta accesa, l’autonomia delle vettura cala da 180 a 130 km». E non è tutto, poiché le altre 170 colonnine in città da 22, 6 e 3 kW — peraltro più lenti nel completare la ricarica, rispettiva­mente in 2, 8 e 10 ore — sono quasi sempre bloccate da macchine parcheggia­te abusivamen­te.

«Il sindaco Nardella ci ha promesso l’allestimen­to di altre due postazioni rapide: una dovrebbe aprire a metà luglio in viale Guidoni ed una in piazzale Donatello», aggiunge la Massinelli. «Resta però il danno di questi giorni: le nuove licenze erano state introdotte per le continue lamentele sulla mancanza di taxi. Così, invece, non abbiamo potuto lavorare a pieno regime».

Ma le colonnine «fast recharge» non sono l’unica lamentela dei tassisti. «Ancora una volta, in occasione di Pitti — commenta il presidente di Socota Marzio De Vita — si ripropongo­no le polemiche e gli attacchi ai tassisti, come se la questione traffico dipendesse da noi. Non si organizzan­o eventi importanti contempora­neamente, senza preoccupar­si di quali saranno le ricadute sulla mobilità cittadina: questo allarme lo avevo già lanciato mesi fa. Dal Comune dicono che mercoledì la situazione era sotto controllo. Resto basito, visto che per larghissim­i non lo è stata affatto».

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La coda a una delle colonnine a ricarica veloce L’altra è rimasta guasta per quasi tutta la settimana
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